L'ex re dei paparazzi attraverso il suo avvocato Ivano Chiesa ha fatto richiesta di grazia parziale al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano; il legale di Fabrizio Corona, che attualmente è detenuto ad Opera, per scontare una condanna di 14 anni, ridotta a 9 anni e 8 mesi per un cumulo di vari reati, ha dichiarato: "E' stato condannato a una pena per omicidio in abbreviato".

Fabrizio Corona firma in carcere la domanda di grazia parziale

L'agente fotografico sta scontando la condanna in un carcere di massima sicurezza subendo un trattamento da boss mafioso con tutte le restrizioni che prevede, ossia almeno 5 anni in cella senza nessuna programma terapeutico e rieducativo e senza nessuno beneficio e sconti di pena.

Nell'appello Corona ha precisato al Capo dello Stato di voler scontare la pena per tutti gli errori commessi e ha chiesto di essere aiutato per poter iniziare il percorso terapeutico di cui ha bisogno; la domanda di grazia parziale consentirebbe di rimuovere la condanna di 5 anni inflitta dal tribunale di Torino nel processo per l'estorsione aggravata del calciatore David Trezeguet . La domanda è stata presentata al ministero della Giustizia ed è iniziato un procedimento sul caso e il magistrato competente dovrà valutare la domanda di grazia parziale dell'ex paparazzo dei vip ed esprimere il suo giudizio in base a vari fattori; successivamente l'incartamento sarà inviato al Capo dello Stato Giorgio Napolitano al quale spetterà la decisione finale.

L'avvocato di Fabrizio Corona: "14 anni sono una pena da omicidio in abbreviato"

Il legale del foro di Milano ha voluto sottolineare l'accanimento giudiziario sul caso Corona e ha precisato che la condanna a 5 anni per il reato di estorsione del caso Trezeguet in realtà non sussisterebbe più, in quanto l'estorto ha dichiarato pubblicamente più volte di non aver ricevuto nessuna minaccia.

Tuttavia il quotidiano "Il Giornale" che si sta occupando dell'inchiesta di Mafia Capitale che ha travolto e messo in relazione politici e noti pregiudicati ha voluto ricordate la grazia che il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, concesse a Salvatore Buzzi nel 1992, condannato per omicidio a 25 anni di carcere per aver ucciso con 34 coltellate il suo socio "in affari" Giovanni Gargano.

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