Condannato a 20 anni di carcere l'uomo che, l'anno scorso, massacrò di botte Chiara Monda Insidioso, il 35enne Maurizio Falcioni. I due convivevano da circa un anno in Via Emilio Costanzi, a Casal Bernocchi. Lui aveva precedenti per droga. Quando la giovane ragazza, all'ora 19enne, decide di lasciarlo, Falcioni si scaraventa su di lei con una violenza inaudita. Le tira calci e pugni. La picchia a sangue fino a renderla un vegetale. Chiama poi, spaventato, i vicini di casa dicendo loro che la fidanzata era caduta dalle scale. I segni che però la ragazza aveva addosso non convincono i vicini che chiamano immediatamente, oltre che l'ambulanza anche i Carabinieri.

Chiara è stata immediatamente trasportata al Grassi, ospedale di Ostia, poi è stata trasferita al San Camillo dove ha subito 3 operazioni alla testa. Le sue condizioni stanno migliorando, anche se molto lentamente. A 11 mesi dal massacro, dice il direttore di Neurochirurgia, Alberto Delitala, che "la ragazza è passato ad uno stato di minima coscienza. Chiara guarda e sorride ai familiari". Pochi giorni fa è stata nuovamente trasferita, questa volta all'unità di risveglio di SantaLucia. Qui comincerà a breve la riabilitazione.

Il padre della giovane, appena avvenuto il pestaggio, carica su Facebook la foto della figlia per mostrare a tutti lo stato in cui si trovava. Mentre il legale di Maurizio, Luciano Randazzo, aveva chiesto rito abbreviato e sconto della pena, il padre di Chiara e il resto della sua famiglia, gridavano giustizia.

L'aggressore è stato definito, a seguito della perizia psicologica, in grado di intendere e di volere durante la barbarie che lo ha visto protagonista. Poco dopo le 14 di venerdì 19 Dicembre Maurizio Falcioni è stato condannato dunque a 20 anni per maltrattamento e tentato omicidio. Il padre di Chiara tira un sospiro di sollievo ma ci tiene a puntualizzare che "l'incubo non è finito. Ora devo tornare da mia figlia che è in condizioni disperate". Prima della tragedia aveva presentato inutilmente degli esposti contro l'uomo.