Il terrorismo internazionale torna ad farsi minaccioso sotto le feste natalizie; almeno a sentire il sito internet del quotidiano inglese Daily Express, Al Qaeda vorrebbe colpire gli aerei passeggeri in Europa proprio nel periodo in cui il traffico aereo cresce esponenzialmente in occasione della più importante festività cristiana. Stamane le autorità britanniche hanno arrestato 5 uomini nel corso di una operazione antiterrorismo; tre di questi presunti terroristi sono stati arrestati a Dover e altri due a Londra dove sono ancora in corso alcune operazioni di perquisizione di appartamenti a est e a sud della città.
C'è da considerare che da tempo le autorità del Regno Unito danno per certe azioni clamorose nell'isola, soprattutto per il ritorno di miliziani di origine britannica dalla sanguinosa guerra civile che si sta consumando in Siria e Iraq che hanno il dente avvelenato a causa dell'intervento delle forze militari inglesi nella coalizione internazionale contro i siti dell'Isis, ovvero il famigerato Califfato Islamico, formazione terrorista nata dal vuoto di potere che si è venuto a creare in alcune regioni della Siria in seguito alla guerra civile scatenatasi per detronizzare Assad e soprattutto in terra d'Iraq, dopo la lunghissima fase di transizione seguita alla fine del regno di Saddam Hussein, che ha reso l'antica Mesopotamia una base internazionale del terrorismo islamico.
Britannico è John, il tristemente famoso boia dell'Isis, dal momento che le agenzie di spionaggio inglesi e americane hanno stabilito che l'accento dell'assassino degli ostaggi americani, i giornalisti James Foley e Steven Sotloff e del volontario scozzese David Haines, sia incontestabilmente londinese (pare che nella capitale inglese facesse il rapper); ma britannico è anche un altro ostaggio, John Cantlie, diventato suo malgrado una sorta di giornalista propagandista delle gesta del Califfato, nel suo comunicare al mondo le ragioni dell'Isis e nell'accusare l'Occidente di diffondere bugie sui miliziani guidati da Al- Baghdadi.
Come si comprende facilmente quindi, la Gran Bretagna è coinvolta più di altre nazioni europee in questa crisi e i servizi locali monitorano da tempo possibili ripercussioni sul suolo patrio, in considerazione del flusso di ritorno di alcuni guerriglieri, decisi in base ad una evoluzione della strategia terrorista a portare la guerra direttamente in Europa, colpevole di essersi unita agli USA, nel tentativo peraltro balbettante almeno finora, di arginare l'avanzata dei miliziani nelle insanguinate terre mediorientali.
Per scongiurare un massacro che potrebbe portare ad un salto di qualità anche rispetto alla strage dell'11 settembre con la possibile esplosione di bombe a mano e l'utilizzo di terroristi occidentali convertiti alla causa islamista per dare meno nell'occhio, si sta pensando non solo al divieto di bagaglio a mano, anche di cellulari e altro materiale elettronico nelle cabine.