Forse arriva una vera e propria svolta nel mistero che da anni ormai riguarda la sorte della piccola Denise Pipitone, scomparsa la mattina del primo settembre 2004 a Mazara Del Vallo in Provincia di Trapani. Giallo che ormai da molti anni riempie le cronache dei giornali e anche di quei programmi televisivi che riportano fedelmente le varie rivelazioni, colpi di scena e informazioni che via via arrivano e a cui i mezzi di informazione danno giustamente particolare risalto. Si tratta spesso di rivelazioni che rendono la questione sempre più un qualcosa che rischia di assumere i contorni di un vero e proprio giallo ricco di misteri e di colpi di scena.
Le intercettazioni - Stavolta però a quanto pare si tratta di una notizia che se risultasse confermata potrebbe far prendere al caso sicuramente una direzione probabilmente più vicina alla risoluzione del mistero di quanto sia accaduto in passato in altre occasioni.
A quanto pare a seguito del ritrovamento della intercettazione ambientale avvenuta sempre nel 2004 tra Jessica Pulizzi e la sorella minore Alice, la procura avrebbe deciso di aprire una nuova indagine per omicidio.
Nell'intercettazione in questione, avvenuta esattamente giorno 11 Ottobre 2004, secondo i ben informati, la sorella maggiore avrebbe detto alla sorella minore Alice, che sarebbe stata la madre Anna Corona ad uccidere la piccola Denise. Questo almeno sarebbe il senso del discorso carpito nell'intercettazione ambientale fra le due sorelle che a quanto pare potrebbe dare una svolta decisiva al caso. Questa importante rivelazione sarebbe venuta fuori in quanto riferita da un perito durante il processo sulla scomparsa della bambina.
Resta da capire come mai queste intercettazioni ambientali vengono fuori solo ora a più di 10 anni dal momento in cui sono state effettuate. Sicuramente tali rivelazioni oltre a aprire nuove indagini faranno molto discutere, in quanto non si capisce come mai si sia dovuto aspettare così tanto per riaprire e forse finalmente risolvere un caso che per un lungo periodo era sembrato una vera e propria matassa inestricabile.