A rendere pubblica la notizia è il settimanale Giallo, che in un articolo di tre pagine ripercorre i fatti salienti della scomparsa con aggiornamenti sul caso. Nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012, Roberta Ragusa sarebbe scomparsa dalla sua abitazione, senza lasciare dietro di sé nessuna traccia. Il primo allarme su Facebook fu lanciato dal figlio Daniele, chiedendo a chiunque leggesse il post di fornire informazioni riguardo la sparizione della madre.
Qualche giorno prima in casa Logli accadde qualcosa di imprevedibile: mentre Antonio e Roberta erano occupati a smontare tutte le decorazioni natalizie, l'uomo perse l'equilibrio dalla scala e cadde sopra il corpo della moglie procurandole alcune contusioni.
Davanti ai carabinieri Antonio, interpretò l'incidente dicendo che la donna era caduta dalle scale e picchiato la testa, questo le causò una perdita di memoria, da farla allontanare da casa in uno stato confusionale.
Oggi Sara Calzolaio, l'amante di Logli vive nella casa di Roberta con i suoi figli. La sua presenza non è stata mai accettata dai ragazzi e non sono mancati scontri verbali, soprattutto con la bambina più piccola.
Gli inquirenti sono propensi a pensare che ad uccidere la donna sia stato il marito. Intanto negli atti è finita anche una lettera che la figlia più piccola ha scritto al padre per il suo compleanno. La missiva, rinvenuta tra il 21 e il 22 febbraio 2013 nell'abitazione dei Logli, durante una perquisizione, indica come l'uomo negli ultimi tempi fosse distante dalla famiglia.
Non era mai presente e quando i figli richiedevano la sua partecipazione, era assorbito da altri pensieri.
Roberta in più occasioni si era confidata con qualche amica e anche con i suoi suoceri, lamentando il comportamento indifferente del marito. Da tempo oramai casa e figli li gestiva lei, portandosi addosso un carico di responsabilità non indifferente, mentre Antonio era occupato a soddisfare le richieste della sua amante.
Cosa succederà…
In tutti questi anni Daniele con la sorella hanno vissuto sotto lo stesso tetto, con il padre e la sua amante. Non sono stati per loro anni facili, sempre alla ricerca della verità. Dopo tre anni, si sentono pronti ad affrontare un processo, sono in grado di presentare memorie, e indicare elementi di prova sulla colpevolezza del padre. Ulteriori aggiornamenti sono previsti per il 6 marzo 2015, quando i media punteranno l'obiettivo sul caso Logli-Ragusa.