Denunciato a 8 anni per apologia del terrorismo. È la storia che ci giunge da Nizza e che ha protagonista Ahmed, alunno della terza elementare. Secondo quanto riportano le cronache francesi, il ragazzino si sarebbe schierato a favore dei carnefici di Charlie Hebdo. Il tutto si sarebbe scatenato alla domanda posta dalla maestra al piccolo Ahmed "sei Charlie?" a cui ha fatto seguito la risposta "sto con i terroristi e contro le caricature". A questi sproloqui avrebbero fatto seguito la mancata partecipazione del bambino al minuto di silenzio per le vittime dell'attentato di Parigi e altre dichiarazioni come: "bisogna uccidere tutti i francesi".

Ma quest'ultima frase sarebbe stata smentita.

Convocati i genitori

Il fatto sarebbe successo lo scorso 9 gennaio, a soli due giorni dall'attentato di Parigi. Da lì si sono susseguiti giorni caldissimi per la famiglia di Ahmed. I genitori di Ahmed, infatti, sono stati convocati subito dal preside della scuola. Incontro che non avrebbe per nulla rasserenato l'ambiente, visto che per tre giorni l'uomo avrebbe scortato il piccolo Ahmed durante la ricreazione.

Isteria Collettiva

Addirittura, secondo quanto riferisce il Collettivo contro l'Islamofobia in Francia, al piccolo sarebbero state urlate frasi del tipo: "Smetti di scavare nella sabbia, non troverai certo una mitragliatrice per ucciderci tutti".

Oppure: "Visto che ci vuoi morti oggi niente insulina, così puoi provare". Una cosa gravissima visto che Ahmed è diabetico. Ma dalla scuola smentiscono. Il Collettivo contro l'Islamofobia ha denunciato l'isteria collettiva che sta sconvolgendo la Francia.

Ahmed convocato in commissariato

La questione ha richiesto persino l'intervento di un avvocato.

Ben 12 giorni più tardi, infatti, Ahmed è stato convocato in un commissariato di polizia. "Lo scorso 21 febbraio - recita un comunicato della polizia - abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di una scuola di Nizza la cui quiete sarebbe stata disturbata da un bambino di 8 anni".

Due denunce

Le cronache fanno un po' confusione su un punto della vicenda.

Alcune parlano di una denuncia a carico di Ahmed per apologia di terrorismo. Il ministero della Pubblica istruzione ha smentito che la denuncia sia a carico del piccolo ma contro il padre. È l'avvocato della famiglia di Ahmed che ha fatto chiarezza dicendo che dai verbali emerge la denuncia sia per il piccolo Ahmed che per il padre, sul quale pende un'accusa di "intrusione" nella scuola per aver accompagnato il figlio durante la ricreazione.

"Non sa cosa sia il terrorismo"

Il commissario incaricato Authier avrebbe ascoltato per mezz'ora Ahmed e avrebbe rivolto alcune domande al bambino. "Lo abbiamo convocato per capire perché un bimbo di 8 anni abbia detto cose così estreme" si è giustificato il commissario.

Che ha anche aggiunto che a domanda: "Sai che cosa sia il terrorismo?" avrebbe risposto chiaramente "No". Secondo quanto riporta il ministero della Giustizia, dall'inizio dell'anno, in Francia, sono 54 le accuse di apologia del terrorismo, mentre sarebbero 50 gli attacchi islamofobici avvenuti dopo l'attentato a Charlie Hebdo.