Amedy Coulibaly, il terrorista autore della strage al supermercato Hyper-Cacher di Parigi che venerdì ha preso in ostaggio una ventina di persone freddandone quattro prima di essere ucciso dalla polizia, ha comprato le armi chiedendo un prestito alla Cofidis, una società di finanziamenti on-line e telefonici. Il prestito gli è stato subito accordato nonostante avesse fornito garanzie in parte false. Si tratta quindi di un auto-finanziamento.

E' la Voix du Nord ad aver dato la notizia esclusiva svelando in che modo Coulibaly abbia finanziato i suoi attacchi e quelli dei fratelli Kouachi all'interno della redazione di Charlie Hebdo.

Nel video diffuso sul web dopo la strage, Coulibaly dichiara di aver passato migliaia di euro ai fratelli Kouachi per 'finire il lavoro'. I due terroristi avevano fucili automatici, pistole, bombe a mano e un lanciarazzi RPG. Coulibaly non ha compiuto rapine a mano armata e non avrebbe ricevuto sostegni dai paesi del Golfo.

Ha acquistato kalashnikov e lanciarazzi in Belgio (vicino alla stazione Bruxelles-Midi) per meno di cinquemila euro. Era stato condannato a cinque anni per aver pianificato e messo in atto l'evasione dal carcere di Smaïn Ait Ali Belkacem eppure non ha avuto difficoltà a farsi concedere dalla finanziaria seimila euro. Pare abbia ottenuto il mutuo dalla Cofidis il 4 dicembre e il 5 gennaio avrebbe dovuto saldare la prima rata di rimborso di 138 euro.

La Cofidis ha approvato subito la pratica di richiesta del mutuo di 'massima urgenza', un prestito di 'fascia media' per cui non c'è l'obbligo di giustificare la spesa, questo spiega la Cofidis. Il 'cane' non era quindi tanto 'sciolto' come pensavano i servizi segreti francesi.

A quanto si riferisce Coulibaly era appoggiato da una cellula sostenuta da Aqap (Al Qaeda della penisola araba) e una "filiera afghana" che ha aiutato sua moglie Hayat Boumeddiene a fuggire dalla Francia con Mehdi Belhoucine, il 23enne francese già noto ai servizi francesi per suo fratello Mohamed condannato nel luglio 2014 a due anni per aver partecipato a una filiera d'invio combattenti tra Pakistan e Afghanistan.

In tribunale, sentito come testimone, Mehdi si era dichiarato "particolarmente colpito dalla situazione" in Afghanistan, Iraq, ma anche in Palestina, Somalia e Cecenia. Era spinto ad aiutare questi Paesi a costo di imbracciare le armi. Le agenzie di credito non possono chiedere ai loro clienti in che modo useranno il denaro richiesto e Coulibaly l'ha richiesto con estrema urgenza riducendo il tempo per esercitare il diritto di recesso (14 giorni).

Ha sottoscritto una polizza vita come garanzia e per avere subito i soldi ha dato informazioni e documenti falsi che non sono stati verificati dalla banca.

La Cofidis non commenta, la sua attività è coperta da segreto professionale.

Dai documenti risulta il reddito dichiarato da Coulibaly nel 2013 (circa 33.000 euro) più uno stipendio di novembre di circa 3.000 euro. Organizzazioni come Al Qaeda o l'ISIS chiederebbero ai loro terroristi di auto-finanziarsi? Charlie Hebdo dovrebbe ricavarne una vignetta da questa notizia.