Massacro nella redazione di un giornale satirico francese. Il bilancio, aggiornato a poco fa, sarebbe di 11 morti. Un attentato nella sede del giornale Charlie Hebdo. Arrivano le prime immagini in diretta da Parigi che ci mostrano i primi soccorsi. Da tempo in Francia era aperto il dibattito sul tema dell'Islam. Si parla infatti di terrorismo, i giornali francesi già parlano di carneficina. Si tratta di un fatto gravissimo, in quanto è come se si fosse attentato alla libertà di stampa. I fatti sono accaduti questa mattina, quando un gruppo di uomini dal volto mascherato ha fatto irruzione nella sede del giornale, al grido di: Il profeta è stato vendicato.

Questo giornale, come detto, si occupa di satira, e spesso fa ironia sulle religioni. Sull'Islam così come sui cattolici e sui protestanti. E dopo ciò che successe l'11 settembre 2001 l'ironia è aumentata. Tutto ciò però rientra nei diritti inalienabili dell'uomo. La libertà di stampa è infatti riconosciuta dalle costituzioni dei paesi occidentali e quindi tutto rientra nel regime dell'accettazione. Questo attentato, che adesso fa tremare la Francia e tutta l'Europa, mina le solide basi di questi diritti, facendo sprofondare l'occidente nella paura degli attacchi terroristici.

Il presidente francese Hollande si è recato immediatamente sul posto, e ha convocato una riunione straordinaria per il primo pomeriggio.

Il bilancio è in costante aggiornamento, e la sensazione è che sia destinato ad aggravarsi. La polizia sta cercando di rintracciare i due individui in fuga. Probabile che il giornale abbia ricevuto delle minacce nell'ultimo periodo, ma i collaboratori della testata per il momento smentiscono. Non è la prima volta che accade, infatti già nel novembre 2011 la sede del settimanale venne distrutta da una bomba molotov e dall'incendio scaturito dall'esplosione.



Inoltre, oggi 7 gennaio, esce il libro di un sociologo francese, il quale parla dell'Islam e immagina una società governata da loro, con la loro forma di governo, senza dunque un presidente della Repubblica. Un po' come Orwell ha fatto con il suo 1984, immaginando una società governata esclusivamente dagli animali. Per questo motivo, anche nella giornata di ieri si era acceso il dibattito.

I popoli europei sono già in allarme a causa dei massacri dell'Isis, adesso anche il rischio concreto di attentati non rasserena gli animi. Quando poi si mette a repentaglio la libertà di stampa, uno dei pilastri delle nostre costituzioni, allora la questione diventa seria.