L'unico indagato dell'omicidio di Melania Rea è suo marito Salvatore Parolisi, che la uccise con 35 coltellate il 18 aprile 2011. Da circa quattro anni, per la famiglia Rea festeggiare il Natale è straziante.  A parlare è Michele Rea, fratello di Melania Rea che ha rilasciato al settimanale Giallo il toccante ricordo dell'ultimo Natale trascorso insieme alla sorella. 

Il ricordo più bello è di Melania che si presenta in casa della madre, con la piccola Vittoria di appena un anno con addosso il vestitino di Babbo Natale. Di quel giorno la famiglia Rea conserva una fotografia di Melania e Vittoria che si fanno immortalare sotto l'albero di Natale.

Ogni anno Michele e i suoi genitori posano lo sguardo sulla fotografia in ricordo di quei momenti che non si ripeteranno più.

Melania era al corrente della relazione extraconiugale del marito, ma confidandosi con il fratello, aveva ribadito l'importanza di tenere unita la famiglia e avrebbe sacrificato anche se stessa per riprovare a ricostruire un rapporto con il coniuge. Purtroppo il finale lo conosciamo e oggi la famiglia Rea vuole solo giustizia.

Nonostante Salvatore Parolisi si professi innocente, le accuse sono tutte a suo carico. La famiglia Rea vorrebbe che l'uomo la smettesse di mentire e dicesse la verità, lo facesse almeno per sua figlia, ma l'uomo non ha nessuna intenzione di fare marcia indietro.

Per questo Natale la piccola Vittoria ha scritto la letterina a Babbo Natale chiedendogli di farle trovare sotto l'albero Cicciobello Bua e Frozen, il suo cartone preferito. In cambio promette di non fare arrabbiare i nonni e lo zio e di fare sempre tutti i compiti. Nonostante la bambina cresce bene, le manca la presenza della mamma e anche quest'anno ha festeggiato il Natale senza i suoi genitori.

  

La bambina grazie ai parenti di Melania vive serena nel ricordo di una mamma che non c'è più. La famiglia Rea aspetta la sentenza della Cassazione. Il 10 febbraio 2015, si pronuncerà riguardo la condanna a trent'anni a Salvatore Parolisi. Il verdetto arriva dopo altri due gradi di giudizio, dove è stato confermato che Salvatore Parolisi deve restare in carcere.