Sapeva che il suo cuore malato da ben 27 anni prima o poi lo avrebbe abbandonato e, scherzando coi familiari, con l'ironia tipica di un napoletano doc, che sa prendere in giro anche la morte, Pino Daniele aveva scommesso 50 euro che sarebbe morto prima del fratello Nello e del cugino Francesco Primerano, e purtroppo ha vinto. Sì, una vittoria che arreca dolore ai parenti del grande artista, ma anche al suo immenso pubblico che si sente orfano della sua voce leggiadra e calda, della sua profondità e di quel modo di raccontare prima Napoli, poi le varie sfumature della vita, da vero poeta del cantautorato italiano.
La scommessa raccontata dal cugino Francesco
Francesco Primerano, cugino di Pino Daniele, ha raccontato l'aneddoto della scommessa e del terribile presagio che sentiva su di sé il cantante, quando si è recato a Roma presso la camera ardente allestita all'ospedale Sant'Eugenio. Dopo aver espresso la sua amarezza per la decisione di celebrare i funerali nella Capitale, invece che a Napoli, la città che Pino ha sempre portato nel cuore e amato nelle sue contraddizioni e nella sua innata bellezza, Primerano ha voluto ricordare come, appena pochi giorni fa, scherzando in famiglia, il 59enne cantautore avesse "previsto" in un certo modo la sua morte imminente.
Il cugino di Pino Daniele, ricorda come tutta la famiglia sia costretta, purtroppo, a convivere con dei problemi di cuore.
Spesso, insieme all'artista e al fratello Nello, si ritrovavano e scherzavano su, dando dei "pronostici" su chi tra loro sarebbe morto per primo: un modo ironico per "esorcizzare" la paura della morte. Ebbene, nell'ultimo incontro, avvenuto qualche giorno fa, i tre parenti avevano deciso di scommettere 50 euro su chi di loro sarebbe spirato prima degli altri.
Tra una battuta e l'altra, Francesco Primerano ricorda come, ad un certo punto, Pino Daniele abbia un po' tranquillizzato i suoi cari, dicendo: "Perderete, vedrete che morirò prima io". Oggi, quest'affermazione, suona tanto come una macabra sentenza che, probabilmente, il cantautore sentiva riguardasse proprio lui.