Insieme agli auguri di inizio anno, sulle bacheche di Facebook è apparsa anche una locandina di un convegno sulla famiglia che si terrà il 17 gennaio a Milano. Controllando meglio i relatori, troviamo alcuni dei "leader" del movimento anti-gay, fra cui: Mario Adinolfi (che dirige un giornale contro i "falsi miti del progresso"), Costanza Miriano (autrice del libro "Sposati e sii sottomessa") e il direttore di Tempi (Testata che pubblica spesso articoli di carattere omofobo). In fondo, troviamo il logo Expo. Il convegno è sponsorizzato da Obiettivo Chaire (associazione che ritiene che l'omosessualità sia una condizione variabile e che sia, in qualche modo, "guaribile") e Alleanza Cattolica.

Gay.it ha seguito tutta la vicenda e ne riportiamo ora le fasi principali.

Il governatore Maroni parteciperà al convegno, Arcigay rilascia un comunicato

Il governatore Maroni, che già diverse volte si è reso noto per le sue posizioni contrarie ai diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisex, trans), parteciperà al convegno omofobo sulla famiglia e ne darà le conclusioni. "Maroni continua a mostrarsi un governatore inadeguato, degno frutto di quel partito che proprio in Lombardia, negli anni recenti, ci ha mostrato esempi sconcertanti di uso privatistico delle istituzioni" afferma Flavio Romani (Presidente Nazionale di Arcigay), nel comunicato. Lo stesso ricorda anche che gli stessi gay e le stesse lesbiche che Maroni vorrebbe curare sono parte attiva dei suoi cittadini.



Logo Expo in fondo alla locandina: l'omosessualità si può guarire

In fondo alla locandina si trova il logo della famosa mostra Internazionale, a cui è stato richiesto di dare spiegazioni nei giorni precedenti. Diverse sono le posizioni, fra cui troviamo il presidente della Commissione Consiliare Expo del comune di Milano, Ruggero Gabbai, che afferma "L'Expo non può e non deve essere associata a iniziative che promuovano una cultura superata in tutto il mondo occidentale".

Mentre, poco tempo dopo, la pagina ufficiale di Expo su Facebook scrive che: "Expo è una piattaforma di confronto che non produce sintesi - si legge nel testo - ma lascia spazio a posizioni diverse e spesso antitetiche tra loro. Da questo punto di vista, la ricchezza di Expo è legata alla molteplicità di posizioni di tutti i soggetti coinvolti".

Ci chiediamo, a questo punto, se ora si voglia dare la libertà di dire che l'omosessualità è una malattia curabile e la possibilità di fiondarsi contro i diritti LGBT anche al cibo.

Si apre la petizione su change.org e le famiglie rainbow scrivono una lettera: Le proteste si fanno sentire

Dopo le notizie di cronaca pervenute, alcuni utenti hanno deciso di creare una petizione sulla piattaforma change.org per chiedere all'Ordine degli Psicologi della Lombardia di ribadire il contrasto alle teorie riparative (quelle teorie che sostiene Obiettivo Chaire, secondo cui l'omosessualità non sia naturale e si possa guarire), in quanto senza alcun fondamento scientifico. Le associazioni in difesa di tutte le famiglie hanno inoltre scritto una lettera, in cui chiariscono come questo convegno sia "un ennesimo attacco organizzato con alcune figure ed organizzazioni dell'integralismo cattolico contro le persone LGBT in tema di diritti nel tentativo di negare la liceità delle relazioni di amore tra persone dello stesso sesso e per impedire qualsiasi riconoscimento da parte dello stato alle loro unioni".