La scomparsa di Emanuela Orlandi, giovane cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 Giugno 1983 a Roma e mai più ritrovata, è uno dei più grandi misteri italiani per eccellenza. Tra una decina di giorni Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, organizzerà un evento molto atipico: un compleanno pubblico a Piazza San Pietro senza la festeggiata in questione, la quale si ignora se sia viva o morta. La celebrazione è una sorta di protesta contro le istituzioni che avrebbero, secondo Pietro Orlandi, fatto ben poco per scoprire la verità sulla fine di questa ragazzina all'epoca quindicenne.

Oggi Emanuela, nel caso in cui fosse ancora viva, avrebbe 47 anni. Al raduno parteciperanno anche i componenti del gruppo on-line fondato da Pietro e dedicato alla sorella. La Questura di Roma, dopo una trattativa con lo Stato Vaticano, ha dato il suo lasciapassare riguardo tale iniziativa.

Il programma per il 14 Gennaio è apparso anche sul web. I partecipanti alla "festa" per i 47 anni di Emanuela si tratterranno per circa 4 ore, dalle 15:00 alle 19:00, con foto, maglie e palloncini raffiguranti la giovane cittadina vaticana. Una consuetudine questa che si è vista anche nelle precedenti manifestazioni dedicate alla ragazzina scomparsa. Il motto del gruppo di Pietro è "La verità rende liberi", frase presa dal Vangelo di Giovanni.

Alla celebrazione saranno presenti anche le altre sorelle di Emanuela (Natalina, Cristina e Federica) e la madre Maria Pezzano, abitante ancora all'interno delle Mura Leonine.

Questa protesta è solo l'ultima delle tante organizzate da Pietro Orlandi. Quattro anni fa fu creata una petizione rivolta all'allora pontefice Papa Ratzinger, allo scopo di fare tutto "l'umanamente possibile", per arrivare alla verità.

Tale petizione raccolse ben 80.000 firme, tra le quali, peraltro, quelle di alcuni parlamentari. E' in corso anche una seconda petizione rivolta al Segretario di Stato Vaticano: al momento, ha al suo attivo circa 157.000 firme. In questi ultimi anni sono stati organizzati anche un sit-in per la traslazione della salma del boss Enrico De Pedis dalla basilica di S.

Apollinare in cui era sepolto, ed una manifestazione-marcia denominata "Ritorno a casa". Diverse volte il gruppo di Pietro ha avanzato la richiesta di un saluto ad Emanuela, un ricordo da parte del papa durante i suoi sermoni, cosa finalmente avvenuta grazie a Papa Francesco di recente.

E' da ricordare inoltre che a breve il supertestimone indagato Marco Fassoni Accetti (che nel 2013 fece ritrovare il presunto flauto di Emanuela presso gli ex studi De Laurentis sulla Pontina) dovrebbe essere rinviato a giudizio. Si spera, così, di fare un pò di luce su questo triste ed oscuro caso pieno di silenzi, falsità e depistaggi vari.