I killer della rivista di satira Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi, sono morti. Ad affermarlo sono fonti vicine alle forze di sicurezza, mentre l'ostaggio illeso sarebbe poi stato liberato dalle forze speciali. Si conclude così l'assedio delle forze speciali francesi alla stamperia di Dammartin-en-Goele, dove si erano rifugiati con un ostaggio i fratelli Kouachi. Nell'attacco terroristico al giornale satirico del 7 gennaio hanno perso la vita 12 persone, mentre 10 erano state ferite gravemente. Si tratta del più grave attentato in Francia da almeno 40 anni.

Gli autori della strage di Charlie Hebdo erano rifugiati in un capannone nel paese di Dammartin-en-Goele, nell'area di Seine-et-Marne. La cittadina è a circa 50 chilometri a nord est di Parigi e a 13 dall'aeroporto Charles de Gaulle.

L'assalto delle forze speciali

È partito il doppio assalto della polizia a Dammartin-en-Goele e a Parigi. Sono morti i tre killer che hanno seminato terrore in tutta la Francia per decine di ore: i due autori della strage di Charlie Hebdo ed il killer di Parigi. Gli ostaggi sono stati liberati. Ad impedire l'avanzata delle forze speciali era stato finora il killer della poliziotta di ieri che aveva tenuto ben sei ostaggi, tra cui un neonato, nel negozio kosher a Parigi.

Poche ore fa si erano tentati dei difficili negoziati a Dammartin con i fratelli Kouachi. Gli autori della strage di Charlie Hebdo si erano barricati in una stamperia nel nord est di Parigi, dove tenevano un ostaggio. In un contatto telefonico, i due assalitori di Charlie Hebdo avevano sostenuto di voler "morire da martiri".

Uno dei due teroristi, incrociando questa mattina un commerciante di Dammartin, aveva detto: "Se ne vada, noi non uccidiamo i civili".

Durante la caccia all'uomo due delle quattro piste dell'aeroporto di Roissy-Charles de Gaulle sono state chiuse e gli aerei hanno dovuto dirottare per evitare di passare sopra Dammartin-en-Goële, dove era in corso la caccia all'uomo.

L'ombra di un commando diviso in cellule

Col passare delle ore, si ha sempre più l'idea che non siamo di fronte a un gruppo isolato di 'Foreign Fighters'. I tre killers, infatti erano uniti della stessa filiera jihadista, i fratelli responsabili della strage a Charlie Hebdo ed il killer della poliziotta stamane a Montrouge, a sud di Parigi. In effetti gli attentatori si conoscevano tutti tra loro. Intanto oggi il gruppo integralista somalo, Shebab, ha definito eroici i due terroristi di Charlie Hebdo. Ormai sono molti anni che l'Africa è insanguinata dall'estremismo islamista, come la strage di ieri di Boko Haram in Nigeria.

Il giovane Kouachi arruolato dall'imam di Londra

Intanto emergono interessanti retroscena sui terroristi. Cherif Kouachi è stato arruolato in prigione da un militante di Abu Hamza, l'ex imam della moschea di Finsbury Park estradato dalla Gran Bretagna agli Usa. Stando a quanto riportato dal Daily Telegraph, Djamel Beghal, franco-algerino incarcerato per il suo compito in Al Qaeda, fece amicizia con Kouachi proprio dieci anni fa, entrambi carcerati in Francia: gli disse che stava cercando volontari per una nuova rete terroristica. Beghal era un assiduo frequentatore della moschea londinese negli anni Novanta.