Michele Buoninconti avrebbe ucciso Elena Ceste in un momento d'impeto. Il tribunale del Riesame ha deciso di negare la scarcerazione per il vigile del fuoco, accusato di aver ucciso la mattina del 24 gennaio 2014 la moglie Elena e di averne occultato il cadavere nei pressi di un canalone a 2 km da casa. Michele Buoninconti resta in carcere, ma per lui è stata esclusa l'aggravante della premeditazione che si era ipotizzata dopo alcuni giorni dall'arresto. Del caso di Elena Ceste, se n'è parlato durante l'ultima puntata di Chi l'Ha Visto; il programma di Rai 3 ha cercato di analizzare le varie ipotesi che avrebbero portato all'omicidio della donna da parte del marito. Se la 38enne di Costigliole d'Asti non è stata uccisa in modo premeditato dal marito, quale può essere stato il movente d'impeto che ha portato alla morte della giovane donna?

Elena Ceste ultime notizie, rabbia improvvisa dietro l'omicidio?

Gli inquirenti non escludono che alla base dell'omicidio vi sia una rabbia fulminea da parte di Michele Buoninconti. La mattina dell'omicidio di Elena, infatti, lo stesso Buoninconti raccontò di aver visto l'auto dell'amico di famiglia dirigersi verso la villetta di Costigliole. L'uomo, era davvero sicuro che si trattasse dell'amico di famiglia, lo stesso che inviava SMS affettuosi ad Elena, messaggini forse letti dal Buoninconti e fatali per la moglie. In realtà, dietro l'apparente serenità di questa famiglia si nascondono molti misteri: si era parlato, addirittura, della possibilità che i due vivessero da separati in casa e che Michele Buoninconti dopo la morte della moglie abbia tentato di rifarsi subito una vita cercando altre donne.

Verità o bugie non è dato saperlo con certezza e solo indagini approfondite potranno portare a delle novità certe su questo giallo che ha catalizzato l'attenzione del paese. Intanto, secondo Sandro Caruso amico di Michele, il vigile vivrebbe una situazione di disagio in carcere. In un'intervista a "La nuova Provincia", l'uomo ha dichiarato come Michele si senta quasi un leone in gabbia, nonostante cerchi di stare il più possibile sereno. A tal proposito, gli amici più stretti che credono nell'innocenza di Michele hanno creato un gruppo su Facebook per sostenerlo a dimostrare la propria estraneità ai fatti. Il legale di Michele Buoninconti, dopo la negata scarcerazione, ha semplicemente affermato che per adesso il suo assistito ha ricevuto la visita del fratello e che chiede spesso dei figli, al momento affidati ai genitori di Elena. Si attendono novità sul caso di Elena Ceste, seguitemi per rimanere aggiornati.