Scene di panico in provincia di Napoli e precisamente a Ottaviano dove due malviventi hanno tentato una rapina in un supermercato. Il dramma si è consumato principalmente nel locale dove un susseguirsi di sparatorie hanno causato diversi feriti e un morto. La vicenda è stata chiarita solo in tarda serata con dei risvolti decisamente inquietanti. Infatti i due rapinatori non sono i tipici delinquenti di cui leggiamo ogni giorno sui giornali, ma si tratta di due carabinieri in congedo.

La ricostruzione. Dopo una prima ricostruzione si può affermare che intorno all'una e mezza del pomeriggio è scattato l'allarme del supermarket della catena "Etè", dove i due carabinieri a volto coperto hanno fatto irruzione ed effettuato un colpo da 1300 euro e dopo aver esploso alcuni colpi di pistola si sono allontanatati dalla scena del crimine a bordo di un'automobile che sfrecciava a grande velocità per le vie del paese.

A questo punto è partita una vera e propria caccia ai rapinatori da parte delle forze dell'ordine, ma anche da parte del titolare il quale ha inseguito i due malviventi assieme al fratello e ad un dipendente. 

L'inseguimento ha subito uno stop quasi all'altezza della zona industriale di Ottaviano e precisamente sulla strada statale 268 dove l'auto dei due fuggitivi è stata speronata dalla vettura del titolare causando un incidente e coinvolgendo altre due automobili. Anche i rapinatori sono rimasti feriti nell'incidente e ora si trovano piantonati in ospedale.

Da ciò che è emerso dalle prime indagini si tratta di due carabinieri in forza al Battaglione Mestre originari di Chioggia e Cercola, ma che ormai erano in congedo ordinario nella regione Campania.

I due sono stati automaticamente sospesi dal servizio e accusati di rapina aggravata oltre che di tentato omicidio plurimo. Tra i feriti è stato coinvolto anche il figlio del titolare, Pasquale Prisco di soli 29 anni, morto poco dopo. Il procuratore Paolo Mancuso della Procura di Nola ha disposto il fermo d'intesa con chi ha condotto l'indagine.