La tragedia di Roberta cominicia la sera del 22 Aprile verso le 20.30. La donna vive da 2 anni in un piccolo appartamento in zona Lambrate nella periferia est del capoluogo lombardo, da quando è finita la storia con l'uomo con cui conviveva. Stanca dopo una lunga giornata di lavoro, Roberta telefona a una pizzeria, che lei conosce molto bene, gestita da egiziani e che si trova a circa 50 metri da casa sua: ordina una pizza. Poco dopo arriva il fattorino per la consegna, lei gli apre il portone e gli dice "sali pure, terzo piano". La donna poi ammetterà di non aver riconosciuto la voce dell'uomo, di aver capito che fosse qualcuno assunto da poco.

L'egiziano le chiede se fosse sola, lei senza pensarci e ridendo dice "stasera siamo io e il gatto": da qui comincia l'incubo di Roberta. L'uomo non le dà la possibilità di chiedere aiuto, si chiude la porta alle spalle e spinge la donna sul divano. Si spoglia e la violenta, poi se ne va prendendo i 40 euro che la vittima aveva nel portafogli.

La 41enne è sconvolta. Il giorno dopo invia un sms a una sua amica: "mi hanno violentata". Le due andranno a fare la denuncia: l'uomo è alto circa 1.80 metri, carnagione olivastra. Roberta è stata ascoltata sia dagli inquirenti che da alcuni psicologi. Sono state verificate le telefonate fatte. Dalla stessa pizzeria, qualche ora dopo la violenza, parte una chiamata indirizzata al numero di casa della vittima che però non risponde.

Roberta ha chiesto al proprietario del locale il nome dell'aggressore. Questa è stata la risposta: "io prendo la gente per lavorare, non so come si chiama". I medici della clinica Mangiagalli stanno analizzando i resti organici che si trovano sopra il vestiario che la donna indossava quando è stata stuprata.

Queste sono le parole degli amici e dei familiari di Roberta: "è terrorizzata, non riesce a uscire di casa.

Ha paura che quel ragazzo possa tornare, che qualcuno voglia costringerla a ritirare la denuncia". Sono sempre più numerose le donne vittime di violenze sessuali a Milano in cui si registra un caso ogni giorno.