La bambina di 14 anni Valentina Maureira che dalla nascita era affetta da fibrosi cistica, una malattia degenerativa che l'ha costretta a vivere in ospedale assistendo alla sofferenza e alla morte, prima, del fratello e, successivamente, anche di un suo amico che come lei era ricoverato, lo scorso febbraio aveva commosso il web pubblicando un video in cui aveva fatto richiesta disperata, al presidente, Michelle Bachelet, di autorizzare l'eutanasia per dare un freno alla sua sofferenza, si è spenta qualche giorno fa nella clinica dove si trovava da tempo ricoverata.

Dopo la pubblicazione del video, il portavoce del governo cileno Alvaro Elizalde, aveva chiarito che l'eutanasia, non essendo una tecnica ammessa, non poteva essere messa in atto, tuttavia, questo video ha permesso a Valentina di trascorrere gli ultimi mesi della sua vita con maggiore serenità e con la consapevolezza di non volere più l'eutanasia.

La solidarietà del governo e del web

Proprio grazie al video postato dalla giovane Valentina, il governo cileno, non potendo andare incontro alla ragazza, esaudendo la sua richiesta, ha comunque fatto in modo di non farla sentire sola, consentendole di ritrovare una rassegnazione ed una pace che solo la solidarietà può far maturare, inoltre, anche il web mediante i social network, ha permesso a Valentina di lasciare questo mondo con meno tristezza, poichè, in seguito al video postato su Facebook, migliaia di utenti hanno fatto sentire la loro vicinanza alla giovane, inviandole messaggi di solidarietà e lettere di amicizia.

L'ultima intervista al quotidiano El Mercurio

Valentina Maureira nell'ultima intervista rilasciata al quotidiano cileno El Mercurio, ci ha tenuto a sottolineare che grazie all'incontro tenuto con il presidente Michelle Bachelet, ha potuto chiedere la realizzazione di piani precisi come la realizzazione di ospedali di qualità per offrire migliori prestazioni ai bambini malati di fibrosi cistica e un'efficace assistenza per i parenti che seguono i loro familiari malati nelle strutture ospedaliere.

Ha richiesto, inoltre, la realizzazione di un film e la pubblicazione di un libro che possano rendere testimonianza del suo dolore e di quello di tanti altri ammalati. È grazie a questa solidarietà che Valentina ha potuto concludere il suo viaggio terreno, non chiedendo più l'eutanasia e ringraziando tutti per esserle stati accanto.

Il padre a tal proposito ha voluto immediatamente comunicare al mondo intero la dipartita della ragazza, dichiarando che la sua "partenza" deve fare in modo di continuare ad aiutare tutti i bambini e i malati del mondo. La solidarietà è un mezzo importantissimo affinchè la sofferenza possa essere lenita.

Un abbraccio a Valentina e alla sua famiglia