Gli inquirenti stanno procedendo accuratamente, cercando di far luce sulla reale causa che ha provocato la morte dello studente Domenico Maurantonio, precipitato da una finestra dell'hotel Da Vinci, a Milano, dove si era recato in gita con la scuola. Un bicchiere di troppo e non di birra soltanto,questo il primo fra i racconti i compagni del giovane.

Uno scherzo fatale- Lassativo sciolto nell'alcol, così i compagni di Domenico hanno chiarito che qualcuno di loro si sia divertito a somministrare questo mix, tale da far degenerare la situazione a causa del malessere che subito dopo ha colpito il giovane portandolo a spingersi fuori dalla finestra per il dolore avvertito.

Ovviamente questa ricostruzione è tutta un'ipotesi realizzata dalla versione dei ragazzi, la verità, infatti, potrà emergere soltanto quando ogni compagno di Domenico mettendo da parte la paura risponderà con sincerità a tutte le domande da parte degli inquirenti.

Funerali e riflessioni- Intanto questa mattina a Padova si sono svolti i funerali di Domenico Maurantonio, migliaia i fedeli tra studenti della scuola frequentata dal giovane, ma anche tanti gli insegnanti colleghi della madre e numerosi gli amici e i familiari tutti. Un lutto che stravolge la comunità che frequentava Domenico, che tra poco più di un mese avrebbe dovuto sostenere gli esami di maturità. Il parroco ci ha tenuto a fare un appello agli studenti presenti durante le esequie e che hanno condiviso le ultime ore di vita di Domenico, esortandoli a dire la verità anche se può far male, poichè soltanto raccontando la verità dei fatti si potrà trovare pace e rassegnazione anche se tutto ciò non potrà far tornare in vita il giovane.

Una famiglia distrutta- Tanto dolore e rabbia per i genitori del giovane, il padre durante i funerali ha rivolto un pensiero a Domenico indicandolo ormai come un eroe che, però, ha lasciato qualcosa di importante a tutti e in particolare ai suoi compagni, ovvero la forza di andare avanti con forza e coscienza pulita, mentre la madre chiusa nel suo dolore non ha aggiunto altro oltre al rammarico postato su facebook qualche giorno fa indicando la scuola come responsabile della morte di suo figlio.

Attendiamo, dunque, che gli inquirenti continuino il loro intensissimo lavoro, a breve, inoltre, emergeranno i risultati dei test tossicologici, ma speriamo che gli stessi compagni possano dire la verità per ridonare dignità al loro compagno che purtroppo non rivedranno mai più.