Ci sono storie in Italia che hanno dell'incredibile, e purtroppo sono storie che riguardano spesso la giustizia o quella che dovrebbe esserlo. Si parla troppo spesso di privilegi elargiti a politici pluripregiudicati accanto a storie di malagiustizia che colpiscono i cittadini onesti e indifesi. Non si comprende il criterio con il quale alcune persone vengano letteralmente perseguitate mentre altre (appartenenti sempre a classi privilegiate) sembrano immuni ad ogni legge.

La storia di Rosario Marcianò, un uomo che fa troppe domande scomode

Non bastava la storia di Gianfranco, un cittadino malato e in difficoltà che si è visto sfrattato e pignorato della pensione di invalidità a lasciare un profondo senso di amarezza in chi crede nelle istituzioni.

L'ultima notizia arriva oggi dalla corte d'appello di Genova, che con la sentenza numero 634/15 rende esecutivo il pagamento di quasi 19.000 euro a carico della signora Rita Ciniglio. Per comprendere meglio la motivazione di questa sentenza e del rapporto con Rosario Marcianò, si legge direttamente dal blog di Marcianò: "i giudici civili sono protagonisti di una sentenza che vede condannata in appello la mamma di Antonio e Rosario Marcianò. I giudici della Corte d'appello di Genova hanno incredibilmente ribaltato la sentenza di primo grado, verdetto che vedeva vincitori gli allora coniugi Pasquale Marcianò (deceduto nel 2011) e Ciniglio Rita". Si tratta di un verdetto per una questione condominiale vinta in primo grado dai coniugi Marcianò, genitori di Antonio e Rosario, che da anni divulgano informazioni e girano documentari sul fenomeno delle scie chimiche.

Lo stesso Rosario ha all'attivo ben 5 processi penali per diffamazione e 3 indagini attualmente in corso, ed ora vede questa pesantissima sentenza colpire l'anziana mamma.

Se le scie chimiche non esistono, perchè non arrivano risposte convincenti?

Rosario Marcianò, da anni, come oramai tantissimi cittadini, studia il fenomeno delle scie chimiche, e soprattutto si preoccupa della propria e dell'altrui salute.

Come già il consigliere della regione Toscana Gabriele Chiurli, minacciato sembrerebbe per la campagna di informazione che sta portando avanti proprio sul tema delle irrorazioni, anche Rosario Marcianò è oggetto di blocchi e censure. Denunciato per diffamazione rischia ora pignoramenti ed espropri, l'ultimo dei quali potrebbe colpire l'ignara madre Rita.

Oggi a Corridonia nelle Marche si svolge una conferenza sul tema delle scie chimiche. La domanda che da ogni parte arriva è: se le scie chimiche non esistono e non provocano malattie e impoverimento dei campi coltivati, perchè non si riescono ad avere risposte chiare e rassicuranti?