Aggredito a colpi di machete per aver fatto il suo lavoro. Milano è sotto shock per quanto accaduto nella serata di giovedì 11 giugno, alla stazione di Villapizzone, nella periferia del capoluogo lombardo. Un treno, proveniente dall'Expo, si era fermato per accogliere nuovi passeggeri. Il capotreno, come di consueto, ha chiesto i biglietti e si è imbattuto in un gruppetto di giovani sudamericani che non erano in possesso del titolo di viaggio. A questo punto, si è scatenata la follia di uno dei ragazzi che ha estratto dalla borsa un machete e si è avventato sull'uomo, colpendolo e ferendolo gravemente ad un braccio.

La vittima è crollata a terra, in una pozza di sangue, mentre in suo soccorso accorreva un collega ferroviere che in quel momento si trovava fuori servizio. Questi è stato raggiunto da un colpo alla testa, prima che il gruppetto di balordi riuscisse a fuggire.

Capotreno operato: il braccio dovrebbe essere in salvo

Il capotreno aggredito e ferito gravemente ad un arto, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Niguarda, dove è stato immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico. Alcuni amici che gli sono stati accanto durante la notte, hanno affermato che, quasi certamente, grazie all'intervento tempestivo, il trentenne non perderà il braccio. Il collega ferito alla testa, invece, ha riportato un trauma cranico non grave ed è ricoverato al Fatebenefratelli. 

Nel corso delle indagini, la polizia è riuscita a rintracciare e a bloccare due sudamericani, che attualmente si trovano nella Questura milanese.

Ufficialmente, i due giovani sono stati fermati per identificazione, cioè per essere sottoposti a controlli, e non sono né sospettati, né indagati di nulla. Ad ogni modo, si trovano ancora a disposizione degli investigatori che li hanno interrogati a lungo. Le forze dell'ordine attendono di ricevere i filmati della videosorveglianza per ripercorrere le fasi dell'aggressione e ricostruirne con esattezza la dinamica.

Solo in questo modo gli uomini della Squadra mobile potranno riuscire ad identificare i sudamericani che hanno provato ad amputare un braccio al capotreno, e capire se i due uomini fermati a pochi minuti dall'aggressione, siano o meno coinvolti o a conoscenza dei fatti. Al sanguinoso episodio ha assistito anche una donna, che però è scappata per la paura.

Gli inquirenti stanno cercando di identificarla perché potrebbe risultare una testimone preziosa per assicurare alla giustizia questi presunti criminali che, al momento, sono ancora in giro, indisturbati, per le vie di Milano.