L'attacco terroristico di Sousse, città turistica tunisina, oltre a sconvolgere il mondo intero, ha seminato paura e terrore nel corso di una tranquilla giornata di sole. A seguito dell'attacco, il Governo tunisino prenderà dei provvedimenti per la sicurezza del suo territorio, infatti enormi gruppi di militari sono stati posizionati dentro e fuori le mura cittadine per difendere Sousse e i suoi abitanti. Questa è l'ultima decisione presa domenica 28 giugno 2015 dal Consiglio nazionale di Sicurezza tunisino per effettuare un maggiore controllo ed evitare nuovi attacchi terroristici.

Misure di massima sicurezza.

Insieme alla chiusura di tutte le moschee, considerate 'propaganda' al terrorismo, è stata aperta un'inchiesta per scovare tutti i responsabili dell'attacco a Sousse. Militarmente verranno rafforzate tutte le aree montuose affinché non diventino rifugi dei terroristi, quindi l'intera città è diventata 'zona militare chiusa'. I controlli anti-terrorismo riguarderanno anche le altre città turistiche con la presenza di forze dell'ordine dentro e fuori i resort. Inoltre il presidente della Tunisia, Beji Caid Essebsi, vorrebbe adottare nuove misure di massima sicurezza per combattere il terrorismo, infatti tutte le città verranno controllate da forze speciali della polizia nazionale.

Allarme su nuovi attacchi.

Sono in corso le indagini sul responsabile dell'attentato, Seifeddine Rezgui, infatti gli investigatori hanno revisionato il suo computer nel quale sono stati trovati alcuni accessi su siti terroristici, ma nuovi particolari emergeranno dopo l'esame che verrà fatto sul cellulare del terrorista. Alle indagini faranno parte anche le autorità di Germania, Regno Unito e Francia. Nel frattempo il Foreign Office britannico ha lanciato un allarme su possibili attacchi terroristici. Per questo motivo il prossimo settembre si terrà un convegno sul terrorismo, durante il quale sarà deciso un programma di massima sicurezza che aiuterà le forze dell'ordine locali e internazionali a raccogliere maggiori informazioni terroristiche ed evitare altre stragi.