Su "La Stampa", appena due giorni fa venerdì 19 giugno è stato pubblicato un articolo che riprende una notizia di cronaca che ha fatto il giro del mondo se non proprio, è il caso di dirlo, dello spazio. Nell'articolo si dice che la Russia è intenzionata ad aprire un'indagine sulla missione spaziale più famosa di tutti i tempi: l'allunaggio dell'Apollo 11.

All'origine del sospetto i filmati del 1969 distrutti

A destare il maggior sospetto, secondo il portavoce del comitato investigativo russo Vladimir Markin che si è espresso tramite un editoriale sulla Izvestija, sarebbe la distruzione dei filmati originali che potrebbero «rivelare nuovi retroscena su questi storici viaggi spaziali».

Perchè la Nasa avrebbe distrutto gli spezzoni originali girati nel luglio del 1969 dagli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin? Non ci si accontenta della spiegazione ufficiale della Nasa secondo la quale i filmati sarebbero stati distrutti per "contenere i costi", così come non ci si spiega che fine abbiano fatto le celebri pietre lunari raccolte dagli astronauti. Le parole di Markin sono state chiare: "non vogliamo sostenere che gli americani non siano andati sulla Luna e che abbiano semplicemente girato un film sulla missione. Ma tutti questi manufatti scientifici - o forse culturali - fanno parte del patrimonio dell'umanità e la loro scomparsa senza lasciare traccia è una perdita per tutti noi.

Un'indagine potrebbe rivelare che cosa è accaduto».

L'ipotesi del film girato da Kubrick

Un'ipotesi ben più "complottista" è quella però sottolineata tempo fa dal "Fatto Quotidiano", anche se a onor del vero si dice espressamente nel pezzo che la teoria sarebbe una vera e propria "bufala". Fatto sta che l'ipotesi più suggestiva che circonda l'allunaggio sarebbe quella per cui lo sbarco sulla luna non sarebbe mai avvenuto, ma sarebbe un film girato niente meno che da Stanley Kubrick.

Il regista, non potendo rivelare il suo ingaggio "spaziale", avrebbe però disseminato il celebre film "Shining" di messaggi atti a rivelare il suo bluff. Lo dimostrerebbe un documentario dal nome "Camera 237", diretto dal regista Rodney Ascher e tra i 5 finalisti a Cannes nel 2012. Secondo questo documentario, nel quale sono mostrate scene originali del film "Shining" mostrate al rallentatore o al contrario, Kubrick confesserebbe il bluff disseminando il film di messaggi occulti. Uno di tali messaggi sarebbe la trama della moquette sulla quale il piccolo protagonista camminava con il suo triciclo, che riprenderebbe geometricamente la base di partenza Nasa.

Un altro messaggio sarebbe rappresentato proprio dalla stanza 237, che rappresenterebbe la Luna stessa. Prove molto suggestive e discutibili che non fanno altro che alimentare uno dei più grandi misteri dell'umanità. L'uomo è andato si sulla luna, ma davvero lo ha fatto per la prima volta quel mitico giorno di luglio del 1969?  

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