Lasituazione in Tunisia dopo l'attentato terroristico sulla spiaggia diSousse, in cui hanno perso la vita trentotto turisti, molti dei qualiinglesi, sta precipitando. È notizia di ieri che è stato dichiaratonel Paese lo stato di emergenza nazionale. Questa decisione presa dalcapo di Stato tunisino Beji Caid Essebsi è una misura di sicurezzaeccezionale, con la quale la difesa, quindi l'esercito e le altreforze di polizia, assume pieni poteri, come era successo nel caospolitico del 2011 scatenato dalla fuga di Ben Ali dopo la suadeposizione tra gli eventi della Primavera Araba. Un'altra misura disicurezza entra in vigore oggi con la chiusura di tutte quellemoschee considerate dal governo e dai servizi segreti come pericoloseperché vicine al mondo dell'estremismo islamico. La Tunisia nonvuole che si ripetano più fatti tragici come quelli dello scorso 26giugno a Sousse, dove a essere stati colpiti sono stati soprattutto ituristi.

Il discorso del presidente Essebsi alla nazione e agli esteri

Inoltre,alle ore diciotto in Italia, le diciassette in Tunisia dello stesso,lo stesso Capo di Stato Beji Caid Essebsi ha pronunciatoufficialmente un discorso alla nazione in diretta televisiva. Comeriporta l'Ansa, il politica, da sempre nelle fila dei moderatiislamici, ha dichiarato: “Il Paese non era preparato a questiattacchi terroristici. La Tunisia ha dichiarato lo stato diemergenza, ma non è una situazione che può continuare. Abbiamo unasfida economica da affrontare, dobbiamo attirare investimenti esterie nazionali, ma questo è possibile solo in un clima di sicurezza. InTunisia non avevamo una cultura del terrorismo”. Senza dubbio, leparole del discorso del presidente tunisino sono rivolte in primoluogo alla fuga dei turisti che per motivi di sicurezza dopol'attentato di Sousse disdicono le loro prenotazioni. In secondo luogo, la Tunisia si ritrova minacciata ormai internamente dall'Isis e richiede uno sforzo comune nella lotta contro l'estremismo islamico.