Sembra essere un'avaria il motivo che ha costretto due piloti italiani a compiere un atterraggio di emergenza a Hurghada, in Egitto. Fortunatamente i due uomini stanno bene, almeno secondo quanto riferito dai medici che li hanno visitati in ospedale. L'incidente, di cui non sono ancora ben chiare le dinamiche, è avvenuto ieri sera nella nota località balneare egiziana. La notizia è stata fornita da alcune fonti aeroportuali della zona, le quali hanno precisato che l'aereo privato di tipo Sky ha compiuto un atterraggio fuori dalla pista, a circa 5 miglia di distanza da essa.

Mahmoud Abdel Hamid, ovvero il portavoce del controllo aereo di Hurghada, ha dichiarato che il velivolo bimotore è atterrato in un'area sabbiosa, ma non ha aggiunto ulteriori informazioni a riguardo.

Lo svolgimento dei fatti

L'agenzia Mena ha invece affermato che il piccolo aereo privato molto probabilmente è stato costretto ad atterrare a causa di un problema tecnico che ha colpito le ruote. Sadeq al Shouri, ovvero il direttore generale dell'aeroporto di Hurghada, ha asserito che l'aereo ha avvisato lo scalo del problema per poi scomparire dai radar. Sempre quest'ultimo ha dichiarato che i due piloti italiani alla guida del jet privato sono stati recuperati e stanno bene. Da escludere quindi la possibilità di una mancanza di carburante, come ipotizzato inizialmente.

A pubblicare la notizia per primo il sito arabo Al Ahram Gate, che ha anche fornito un'immagine dell'aereo integro seppur coperto di sabbia. Il ministro dell'aviazione civile, Hossam Hamal ha chiesto di aprire un'inchiesta sull'accaduto.

Le condizioni dei due piloti italiani

Attualmente non si hanno ancora dettagli sull'identità dei due piloti, se non sulle loro condizioni fisiche.

Infatti i due italiani dopo l'atterraggio di emergenza fuori pista, sono stati portati immediatamente in ospedale dove sono stati sottoposti ad un checkup che ha confermato il loro ottimo stato di salute nonostante l'incidente. Per quanto riguarda i passeggeri del velivolo, inizialmente si pensava fossero quattro, tutti di nazionalità italiana, ma la sicurezza ha in seguito smentito tutto.