L'obiettivo di scatenare una guerra santa su scala globale al fine di eliminare ogni oppositore di Allah e diffondere ovunque l'Islam certamente non è cambiato, cambia però la strategia attraverso cui compiere tutto ciò.

Stop agli attentati terroristici contro l'occidente

L'alto comando dell'Isis avrebbe espresso forti perplessità circa le tecniche terroristiche portate avanti fino ad ora da gruppi come al-Qaeda. Gli attacchi terroristici verso gli Stati Uniti e gli altri paesi occidentali vengono riconosciuti addirittura come errori. Il motivo di questa inusitata decisione è comprensibile alla luce di una strategica gestione delle priorità.

Stando ai leader dell'Isis, fino a questo momento è stata portata avanti una strategia militare fallimentare, sono state sprecate già troppe risorse contro gli Stati Uniti mentre nel mondo arabo l'istituzione del califfato non è stata ancora completata. Dette valutazioni avrebbero condotto i leader dell'Isis a proporre di concentrare le forze verso un conflitto armato nel mondo arabo per il compimento del califfato, una richiesta di concentrazione così forte da richiedere addirittura la sospensione di qualsiasi altra distrazione, compresi gli attacchi terroristici contro l'occidente.

Questa notizia, già riportata in rete da Difesa Online, trova le sue fonti in una trentina di pagine vergate in Urdo e consegnate presso l'American Media Institute da un pakistano in relazione con i talebani.

Il testo in questione è stato dichiarato autentico, tradotto e commentato da tutte le agenzie di intelligence degli Stati Uniti.

La nuova strategia dell'Isis

A proposito della nuova strategia che porterà la fine del mondo, prima di tutto emerge l'obiettivo di formare un nuovo esercito nero in Pakistan e Afghanistan. Il passo immediatamente successivo consisterà nel riuscire a far scoppiare un conflitto armato all'interno dell'India. Lo scoppiare del conflitto sarà tra i segnali più forti dell'effettivo inizio di questa ultima terribile offensiva dell'Isis verso il mondo intero.