Si stanno preparando tempi difficili per i pazienti in cura da medici curanti che hanno a cuore la prevenzione. La querelle tra esami indispensabili ed esami inutili sembra aver preso una piega che non sta bene a nessuna delle parti in ballo, ma solo al portafoglio del ministero della Salute. Sono infatti 208 le prestazioni sanitarie a ‘rischio inappropriatezza’ comprese nel decreto del ministero della Salute che fissa le condizioni di erogabilità per cure dentarie, tac, risonanze magnetiche, esami allergologici. I medici, che in base al decreto sono passibili di sanzioni nel caso di prescrizioni ‘inutili’, si dicono pronti a scendere in strada per uno sciopero.
Paura di sbagliare e pressioni dei pazienti
C’è la paura di sbagliare e quella di finire in tribunale, senza contare le pressioni dei pazienti ed anche scarsa conoscenza magari dovuta a mancati aggiornamenti. Sono tanti i motivi che portano i medici a prescrivere molti, e c’è chi dice troppi, esami diagnostici. Le prestazioni definite inutili dal ministero costerebbero al Servizio Sanitario Nazionale ben 13 miliardi di euro l’anno. Da qui il decreto che include 208 esami a rischio inappropriatezza e fissa le condizioni di erogabilità per le diffuse tac, risonanze magnetiche, cure dentali, analisi di laboratorio. I medici, seppur consapevoli che il problema esiste, minacciano lo sciopero a novembre.
Sarebbero inaccettabili le sanzioni pecuniarie previste in caso di prestazioni inutili ed invece definite indispensabili in caso di patologie serie.
Medicina difensiva e prevenzione
La ‘medicina difensiva’ si combatte, dicono, modificando le norme sulla responsabilità professionale. Secondo Luigi Conte, segretario della federazione degli ordini dei medici, il nostro è l’unico Paese oltre al Messico ed alla Polonia, in cui al medico viene riconosciuta una responsabilità penale per la sua attività professionale.
La legge di stabilità dovrebbe contenere norme ben precise al riguardo. Si pensa all’inversione dell’onere della prova, ovvero spetterà al malato dimostrare che il medico curante ha agito in modo non corretto. Questo dovrebbe essere il passo più importante nella procedura, in quanto chi più del malato ha a cuore la propria salute?