Riapriamo una nuova pagina di cronaca nera per raccontarvi un atroce dramma avvenuto nella regione Calabria. Nella provincia di Catanzaro infatti è emersa una brutta vicenda di violenze sessuali su una ragazza disabile, malata dalla nascita. La giovane veniva vessata, abusata e insultata dai suoi stessi familiari ossia la madre e il convivente della stessa. In manette i responsabili. Nell'articolo troverete la prima ricostruzione dettagliata da parte dei carabinieri intervenuti nella triste vicenda.
Gli abusi e gli insulti
A Lamezia Terme, nella provincia di Catanzaro, il 12 settembre, è emersa una triste vicenda.
Abusi e insulti su una povera ragazza disabile e indifesa. La giovane vittima sarebbemalata dalla nascita e sarebbe affetta da un ritardo mentale. Secondo quanto riportano i carabinieri intervenuti sul posto, la vittima riceveva insulti e veniva sessualmente abusata da parte di un uomo di 63 anni, compagno di sua madre. Secondo la ricostruzione di quanto accaduto la madre della disabile sarebbe complice dell'uomo, suo convivente. Lo stupratore e la convivente, di 55 anni, sarebbero stati così ammanettati e arrestati. I maltrattamenti e le violenze in famiglia risalirebbero a molto tempo addietro ma a quanto pare la ragazza non avrebbe mai avuto il coraggio di denunciare quanto accaduto. Grazie al duro lavoro degli equipe esperti, che hanno analizzato la situazione familiare e i comportamenti della ragazza, sarebbero emersi gli abusi e i maltrattamenti.
I carabinieri adesso continueranno ad indagare sul caso per far emergere nuovi elementi a favore della giovane ragazza.
La madre della vittima e il suo compagno dovranno adesso scontare una dura pena per aver fatto del male ad una povera ragazza indifesa. Indignazione da parte del paese e dei conoscenti della famiglia che difendono a spada tratta la vittima.
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