Si dice spesso che la realtà supera la fantasia e questo è uno di quei casi. In Inghilterra, una donna è riuscita ad ingannare la partner eterosessuale per due anni, riuscendo a farsi passare per un uomo. E' quanto sta emergendo nel corso del processo per molestie, iniziato dopo la denuncia della vittima. Gayle Newland è una donna di origini filippine che ha aperto un falso profilo maschile Facebook. Il nome del sedicente “maschio virtuale” è Kye Fortune.

Conoscenza su Facebook

Per mezzo del profilo, Kye entra in contatto con una donna, rimasta anonima per evidenti motivi.

I due fanno amicizia e la conoscenza virtuale diventa sempre più stretta, fino al punto in cui decidono di incontrarsi. Al primo appuntamento, “lui” le parla della sua vita e le confessa di avere un rapporto di non accettazione del proprio corpo, aggiungendo di avvertire disagio all'idea di doverlo mostrare, prima o poi. Le motivazioni addotte da Kye, che si è finto paziente ammalato di un tumore al cervello, dal quale sta guarendo ma che gli è costato numerose cicatrici, a causa dei tanti interventi operatori subiti, ha toccato profondamente la sensibilità dell'altra donna. La loro storia di amicizia è proseguita per quasi due anni, fin quando la relazione non è diventata più profonda.

Incontri in hotel

Quando la coppia ha deciso di avere dei rapporti sessuali, avvenuti in alcuni hotel della contea di Cheshire (dintorni di Liverpool), la donna “vera”, ricordandosi dei problemi evidenziati da “lui”, ha accettato di buon grado la richiesta di fare sesso da bendata. Durante i rapporti, Kye ha sempre usato un pene artificiale.

Dopo ogni rapporto, Kye spariva per un po', dicendo di dover ritornare in ospedale, a causa della sua malattia. Le carte processuali dicono che tutto questo è avvenuto per almeno cinque volte, tra febbraio e giugno del 2013. Non si sa come poi la verità sia emersa ma, di sicuro, la “vittima” non l'ha presa bene. Da qui è partita la denuncia per molestie ed il processo che si sta celebrando.