Manifestavano per la pace, un grandioso corteo per manifestare la loro disapprovazione alleingiustiziein Turchia, e proprio per questo, sono stati uccisi. Avevano appena finito il "ballo per la pace", quando due esplosioni nel bel mezzo del corteo hanno provocato la morte di 97 persone ed il ferimento di altre 400 circa. Si tratterebbero di due Kamikaze che si trovavano all'interno del corteo. Oggi un altro enorme corteo in atto, si temono altri attentati nei prossimi giorni e la tensione nel paese è altissima.
La situazione in Turchia
Manca davvero poco dalle elezioni del 1° Novembre, ed è ancora sangue in Turchia, centinaia di persone erano presenti per manifestare nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Ankara, presenti nel corteo anche dei rappresentanti di sindacati, organizzazioni civili ed esponenti del Partito Democratico del Popolo filo curdo.
Una manifestazione all'insegna della pace organizzata dal partito curdo HDP, che, entrato nel parlamento turco nel giugno 2015, chiede a voce alta la fine del conflitto tra Stato e Separatisti Curdi.
Ribelli contro la guerra
Sono migliaia le persone in Turchia che oggi si sono ritrovate ad Ankara per manifestare e commemorare la strage avvenuta nella giornata di ieri che ha visto morire 97 persone e ferirne altri 400 circa. Stamane nella capitale turca sono stati vissuti momenti di tensione tra i manifestanti e la polizia, che non ha permesso ai manifestanti di procedere verso il luogo dell'attentato, per depositare dei fiori in segno di cordoglio per le vittime. Sono in tanti a temere un ulteriore attacco contro i manifestanti per la pace, proprio in queste ore potrebbe succedere l'imprevedibile perché è in atto un enorme corteo.
Messaggi di cordoglio da ogni parte del mondo, mentre il premier Ahmet Davutoglu, dopo aver annullato tutti gli impegni ed essere rientrato in paese, dichiarava comel'attentato non fosse stato ancora rivendicato, indicando però come potenziali sospettati Isis, PKK, ed altre sigle di estrema sinistra.