Il fatto è successo in provincia di Rimini in una scuola elementare: nell'ora della ricreazioneun bambino di 9 anni accende la propria PlayStation Portable, e mostra ai propri compagni dei filmini a luci rosse uno dei quali, secondo alcune indiscrezioni, vedrebbe anche il padre del bimbo in questione in atteggiamenti sessuali.Il bambino avrebbe scaricato il materiale pornografico dal computer del padre, salvandolo sulla propria PSP, per poi mostrare i contenuti all'intera classe; ora il padre è indagato per corruzione di minore.
Le maestre, dopo essere venute a conoscenza della situazionehanno segnalato il tutto alla Polizia, e alla Procura della Repubblica; da qui la Magistratura ha aperto un fascicolo a carico del genitore, sulla base dell'articolo 609 sulla corruzione dei minori.
Inoltre la Squadra Mobile in corso d'indagine (vi sarebbe anche un'ipotesi di maltrattamento in famiglia), ha eseguito una vera e propria perquisizione a casa del padre, sequestrando computer e cellulare, per cercare di capire come sia stato possibile che il bimbo abbia copiato il materiale in essi contenuto sul proprio dispositivo, utilizzato per mostrare i video in classe.
Effetti della pornografia sui bambini e gli adolescenti
Questo non è il primo caso in cui bambini vengono a contatto con materiale vietato ai minori, e non c'è alcun dubbio che oggi bimbi e adolescenti siano esposti alla pornografia come mai era successo prima.Secondo uno studio effettuato da diversi istituti statunitensi,che ha dato origine al libro"The social costs of pornography", questa esposizione risulta particolarmente dannosa per i più piccoli, perché è un modo brutale di essere introdotti alla sessualità e costituisce una sorta di incoraggiamento per comportamenti sessuali violenti ed aggressivi.
La correlazione pornografia/violenza trapela da diversi studi e ricerche per i quali gli adolescenti che utilizzano materiale a luci rosse hanno più probabilità di aver tormentato sessualmente un loro coetaneo o aver forzato qualcuno ad avere un rapporto sessuale con loro, rispetto agli adolescenti che non ricorrono alla pornografia. Dalla ricerca scaturisce inoltre che la quasi totalità delle giovani vittime di reati sessuali, è stata esposta a materiale hard durante la propria infanzia.