Arriva una terribile notizia dalla regione Calabria. Purtroppo si tratta di un altro suicidio che stavolta viene registrato nella provincia di Cosenza.Si tratta di una giovanissima vita che è stata spezzata. Un ragazzo di soli 23 anni, infatti, si è sparato alla tempia ed è morto poi all'ospedale civile Annunziata di Cosenza. Vediamo la prima ricostruzione dell'accaduto.
La tragedia
Protagonista della tragedia è Agostino Diaco, un ragazzo di soli 23 anni che è morto nella sera del 24 novembre all'Ospedale Civile Annunziata di Cosenza. Il ragazzo nel pomeriggio dello stesso giorno era tornato dal lavoro e si sarebbe sparato con la pistola del padre.
Il tutto è successo nel piano superiore della casa in cui viveva con i suoi genitori. Il giovane ragazzo era di Mirto Crosia e tutti lo stimavano e apprezzavano. Lo sparo è stato fortissimo portando così la sua ragazza e la madre a correre nell'abitazione temendo il peggio. Le due avrebbero trovato Diaco in una grandissima pozza di sangue. Immediatamente sono stati avvertiti i sanitari del 118 e il ragazzo è stato condotto nell'ospedale di Rossano per poi essere trasferito all'Annunziata. Purtroppo però tutti questi chilometri gli sono stati fatali e Agostino è morto non appena è arrivato al Pronto Soccorso. Ad ucciderlo il colpo alla tempia.
Un giovane lavoratore
A Mirto Crosia tutti lo apprezzavano.
Agostino Diaco infatti era noto come un giovane lavoratore, un idraulico che non aveva problemi con nessuno. Nessun precedente penale, un ragazzo onesto come pochi. I colleghi del cantiere con cui aveva lavorato la mattina lo avevano visto abbastanza tranquillo. Diaco infatti non aveva dato alcun segnale del folle gesto che stava per compiere.
I carabinieri continuano ad indagare sul gesto ed hanno escluso la presenza di altre persone in casa in quel momento. Il movente del suicidio dunque potrebbero essere alcune vicende personali del ragazzo. I funerali dovrebbero essere celebrati il 26 novembre. Ulteriori dettagli però emergeranno a breve.