Dopo accurate indagini, il Corpo dei Carabinieri di Crotone ha eseguito una serie di sequestri di beni immobili presenti nel centro della cittadina pitagorica. Sono 15 gli agenti impiegati nell'operazione, che ha portato al riconoscimento di alcune donne e dei loro clienti e alla chiusura di quello che era diventato un vero e proprio centro di prostituzione al centro della città.
Le indagini dopo alcune segnalazioni di cittadini, insospettiti dal consistente via vai di gente nelle ore notturne in alcuni condomini, hanno portato all'individuazione di tre appartamenti adibiti a luoghi di incontro, su pagamento di cifre comprese tra i 50 e gli 80 euro a prestazione.
I sequestri
Il primo e' avvenuto in via Pastificio dove gli agenti hanno sottoposto a sequestro un appartamento risultato di proprietà di un imprenditore della provincia. All'interno sorprese due donne, presumibilmente di nazionalità della Repubblica Dominicana, una delle quali colta durante una delle prestazioni con uno dei clienti. Durante il controllo sono stati sequestrati circa 4000 euro, con ogni probabilità frutto dell'attività di prostituzione, nascosti all'interno della biancheria utilizzata dalle prostitute stesse, oltre che materiale informatico vario come cellulari e tablet.
Un successivo sequestro, il secondo, è stato effettuato in via San Francesco dove gli agenti, insospettiti da misteriosi via vai, hanno sorpresouna donna di nazionalità venezuelana e un travestito di nazionalità brasiliana intenti ad effettuare prestazioni ad un sessantenne di Crotone.
Infine, in un appartamento nei pressi di piazza Mantegna,posto in prossimità delle Poste Centrali,gli agenti avrebbero individuato un terzo centro di prostituzione sorprendendo all'interno delquale un altra donna e un altro travestito brasiliano intenti a eseguire prestazioni ad un altro cliente sempre del posto. Nei tre appartamenti sarebbero infine stati ritrovati anche numerose quantità di preservativi e materiale atto a pratiche sessuali di diverso genere.
Alcuni dei clienti ascoltati dagli agenti avrebbero fornito informazioni relative ad un sito web utilizzato per pubblicare annunci e sponsorizzare questi centri presenti sul territorio cittadino, il quale è stato oscurato dai Carabinieri.