I paesi latino-americani hanno goduto da sempre di un particolare primato, vantano il maggior numero di avvistamenti alieni al mondo. Nella speciale classifica interna al comando ci sono Messico,Argentina e Brasile ma il numero di segnalazioni è talmente alto in tutto il continente americano che ha costretto i vari governi ad attrezzarsi per tenere sotto osservazione la diffusione del fenomeno.

Uno dei casi più eclatanti è rappresentato dal Perù che dai primi anni del 2000 vanta un “ufficio avvistamenti UFO”. Ufficio chiuso nel 2008 per assenza di prove concrete e per il basso numero di segnalazioni ricevute in quegli anni, ma che ha visto la riapertura nel 2013 supportato dalle nuove tecnologie: internet, social-network e cellulari (grazie ad essi il flusso di avvistamenti è tornato a crescere).

Il controllo e la gestione sono stati affidati direttamente all’aeronautica militare peruviana con il nome del tutto rinnovato: Dipartimento di studio dei fenomeni aerei anomali (Difaa).

Il caso in Cile

Siamo a Iquique, capitale della Regione di Tarapacá al nord del Cile. Il 13 novembre molta gente presente in strada rimane scioccata alzando gli occhi al cielo: uno strano cerchio di luce fluttua sulle loro teste squarciando il buio della notte. Dal panico iniziale la palla passa ai social network, dove tutti i presenti cercano risposte e iniziano a confrontare le loro esperienze: Instagram, facebook e twitter presi d’assalto. La risposta delle autorità è immediata: niente alieni, nessun fantasma ma semplicemente un nuovo orologio che le autorità locali stanno provvedendo ad ultimare, confermando che la luce registrata quella notte fosse solamente un test.

In queste ore tanti dubbi si insinuano nelle menti dei testimoni che poco hanno creduto alle parole delle autorità. Il governo dice la verità o sta cercando di insabbiare qualcosa di molto più grande? Ci sono tanti quesiti che rimangano senza risposta. Tra i vari tipi di avvistamenti ufo nella regione sono da considerarsi più frequenti proprio quelli della tipologia ufo ad anello.

Se davvero si trattasse di un fascio di luce proveniente dall’orologio come è possibile che tanta gente da diverse angolazioni vedesse un oggetto fluttuare e non un ologramma? Il confine tra realtà e fantasia è sempre più sottile.