Negli ultimi giorni il caso sull'uccisione di Loris Stival, il bambino di appena otto anni strangolato quasi un anno fa e poi gettato dopo la sua morte in un canalone a Santa Croce Camerina, ha subito una repentina svolta. La madre Veronica Panarello, in carcere con l'accusa di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere, al cospetto del procuratore di Ragusa ha avanzato una confessione clamorosa che ribalta le versioni finora fornite: Loris Stival sarebbe morto in casa per un 'incidente' mentre giocava con le fascette da elettricista. Non sarebbe stata Veronica ad ucciderlo.
Eppure, nei suoi confronti ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza che potrebbero farle rischiare il massimo della pena.
Loris Stival, ultime news: l'indizio più grave contro Veronica
Dopo le prime ammissioni di Veronica Panarello su quanto avvenne lo scorso 29 novembre 2014, giorno in cui Loris Stival fu barbaramente ucciso, le news sul giallo di Santa Croce Camerina si sono concentrate sulla successiva confessione. La donna avrebbe ammesso di aver gettato il corpo senza vita di Loris in preda al panico, ma ha ribadito con forza la sua innocenza. Eppure, contro la giovane mamma ci sarebbero indizi gravissimi, tra cui il più clamoroso, ovvero il video che immortala la sagoma di Loris mentre rientra nel palazzo di Via Garibaldi 82 e dal quale non uscirà mai più vivo.
Il settimanale 'Giallo', in questi giorni di ammissioni importantissime in merito al caso di Loris Stival, ha svelato l'indizio più grave contro Veronica Panarello reso noto dagli inquirenti e che potrebbe costarle il massimo della pena. Dalla raccolta delle testimonianze e dei fotogrammi delle telecamere, è stato dimostrato come il bambino quel giorno non andò mai a scuola, teoria ora ammessa anche da Veronica.
Per l'accusa il piccolo fu ucciso dalla madre dopo le 9 al culmine di una pesante lite. Nella carte dell'inchiesta, i giudici non avrebbero più dubbi: la figura del bambino che si vede nei fotogrammi e che rientra nel palazzo di Via Garibaldi 82 è proprio Loris. Ma oltre a questo indizio (certamente il più grave), contro la Panarello ce ne sarebbero altri che andrebbero a complicare la sua posizione.
Come sottolinea sul settimanale 'Giallo' l'avvocato Daniele Bocciolini, sulla donna peserebbero anche le diverse consulenze medico-legali. Veronica potrebbe evitare il rinvio a giudizio di fronte alla Corte d'Assise e quindi il rischio di un possibile ergastolo, solo richiedendo di venire giudicata con rito abbreviato. Anche in questo caso, alla luce dei gravissimi indizi nei suoi confronti, il rischio sarebbe sempre il massimo della pena, ovvero 30 anni di reclusione. Per restare aggiornati sul giallo di Loris Stival o per informazioni dettagliate sui maggiori casi di cronaca, vi invitiamo a cliccare su 'Segui' in alto a questa news.