Dati Istat confermano che in Italia il fenomeno del bullismo è molto diffuso, più di quanto si possa immaginare. L’istituto di statistica ha diramato oggi i dati relativi al bullismo in riferimento al 2014 e i numeri emersi sono davvero sorprendenti. Le indagini condotte dall’Istat rivelano che in Italia poco più del cinquanta percento dei ragazzi, compresi in età tra 11 e 17 anni, hanno subito atti di bullismo più o meno lievi. Circa il 20 percento dei ragazzi intervistati ha dichiarato di aver subito azioni di bullismo in maniera assidua, con cadenza di più volte nel mese.

Il 9 percento ha dichiarato invece di subire atti di bullismo almeno una volta a settimana.

A subire principalmente le violenze sono i ragazzi che vanno dagli undici ai tredici anni, più degli adolescenti che si attestano ad una percentuale del 17,9 percento, tra questi a subire maggiormente l’attenzione da parte dei bulli sono le femmine.

Al Liceo più atti di bullismo

Altro dato sorprendente è quello relativo ai luoghi dove si registrano principalmente i fenomeni di bullismo, magari si può pensare che ad essere più esposti siano gli istituti scolastici professionali e quelli di periferia, ma non è così: tra gli studenti che hanno subito più violenze sono in testa quelli del Liceo, seguiti da quelli degli istituti professionali e tecnici.

Le regioni in cui si registrano maggiori casi di soprusi sono quelle del Nord, tra atti gravi e quelli meno gravi si raggiunge una percentuale pari al 57 percento; Tra i ragazzi che possiedono un cellulare, il 5,9% ha dichiarato di subire prepotenze tramite messaggi sms o sulle chat, mentre le ragazze sono maggiormente vittime di Cyber bullismo.

Generalmente – si legge ancora nella nota dell’Istat- i soprusi più comuni avvengono con soprannomi offensivi, derisioni per l’aspetto e quant’altro, mentre il 3,8% ha dichiarato di aver subito violenza fisica.

L’ultimo dato riguarda il rapporto tra vittima e carnefice, il 16,9% ha subito atti di bullismo faccia a faccia, mentre il 10,8% tramite azioni indirette, in quest’ultima tipologia rientrano per lo più le donne.

Insomma, di certo questi dati non faranno piacere a tutti i genitori che, mai come in questi ultimi anni, devono fare i conti con un fenomeno, quello del bullismo, in forte crescita.