Quotidianamente leggiamo, ascoltiamo o vediamo sui media solo una piccola percentuale delle violenze che subiscono le donne. Donne che potrebbero essere nostre madri, nostre mogli e nostre figlie. L'onlus norvegese "Care" lancia un messaggio proprio attraverso una lettera aperta mandata da una figlia ancora non nata al proprio padre. Un video commovente che in pochi giorni è diventato virale sulla rete, raccogliendo oltre 10milioni di visualizzazioni e migliaia di condivisioni solo nella penisola scandinava.

#DearDaddy: inizia tutto con uno scherzo

Una lettera di una figlia ancora nella pancia della madre che avverte il padre di stare attento a cosa dice, anche se solo per scherzo: spesso le parole feriscono più delle azioni. Un percorso che inizia da neonata, che si sviluppa nell'adolescenza e che continualungo tutta la vita della figlia, diventata ormai una giovane donna. Proprio il padre, colui che magari è innamorato della propria figlia, deve stare attento. Magari anche lui da ragazzo ha chiamato, scherzando, una ragazza come non avrebbe dovuto. Proprio lui, che cerca sempre di proteggere la propria "bimba" da "leoni, tigri, auto" e qualsiasi altra cosa, ("magari anche dal sushi") deve aiutarla a proteggersi dal più grande dei pericoli.

Un video girato per ricordare che nel mondo una donna su tre, nel corso della sua vita,subisce una violenza fisica o sessuale. Un video per combattere l'ignoranzae l'eccessiva leggerezza che essa porta con sé. Un video per tutti, ma indirizzato soprattutto ai padri, ai fratelli, agli amici, per spronarli ad essere loro, in prima persona,modelli da imitare.

A cominciare proprio dalla violenza verbale, una mancanza di rispetto che in alcunicasi si potrebbe trasformare in qualcosa di peggiore: "Ricorda: da cosa nasce cosa. Per cui non cominciare, non cominciamoqueste cose. Non permettereche i miei fratelli chiamino le ragazze puttane, perché non lo sono. E perché un giorno qualche ragazzo potrebbe pensare che invece è vero.

Non accettare stupidi insulti, nemmeno dai tuoi amici. Perché dietro ogni scherzo c’è anche un po’ di verità".

Un video che non deve essere visto come il solito messaggio caricodi stereotipi e banalità, ma come un messaggio d'amore, tenero e commovente allo stesso tempo, perché anche se per qualcuno potranno essere soloovvietà, non è mai sbagliato ricordarle, come non è mai una ripetizione affermare quanto si vuole bene a una persona.Il 25 novembre è stata la "Giornata Mondiale contro la Violenza sulle donne", ma ricordiamoci di tutelarle e tutelarci ogni giorno dell'anno.