Uno dei casi di cronaca nera del 2015 e che ha sconvolto l'Italia intera, è stato quello relativo all'uccisione di Eligia Ardita, l'infermiera 35enne di Siracusa, incinta all'ottavo mese della piccola Giulia. A mettere la parola fine alla vita di entrambe è stato il marito e padre Christian Leonardi, reo confesso, il quale avrebbe ucciso la moglie e la figlioletta che portava in grembo, nel loro appartamento, la sera del 19 gennaio scorso, al culmine di una lite. A distanza di tre mesi dall'arresto di Christian, emergono alcune importanti news, a partire da una traccia di Dna femminile che farebbe ipotizzare la presenza di un complice, così come la richiesta di riesumazione del corpo della donna, avanzata dalla stessa famiglia di Eligia Ardita.
Eligia Ardita news: il mistero della nuova traccia, chi ha aiutato Christian?
Nonostante l'arresto di Christian Leonardi, con l'accusa di omicidio volontario ai danni della moglie Eligia Ardita e della figlia che sarebbe nata dopo poco meno di un mese, Giulia, emergono alcuni dettagli inquietanti. I Ris di Messina avrebbero 'repertato' una nuova traccia di Dna appartenente ad una donna e diverso da quello della vittima. A chi appartiene? Le news sui recenti esiti degli esami, compiuti sulle tracce di Dna prelevate nell'appartamento dove lo scorso gennaio fu uccisa brutalmente Eligia e la sua bambina, avrebbero escluso alcuni sospettati, a partire dalla vicina di casa dell'infermiera e del marito assassino, inizialmente sospettata.
A chi appartiene, allora, la nuova traccia femminile?
L'ipotesi primaria farebbe riferimento ad una possibile complice di Christian, la quale avrebbe contribuito, nella fase successiva all'omicidio di Eligia Ardita, a camuffare le prove contro Leonardi. E' proprio sulla base di tale inquietante ipotesi che la famiglia della vittima ha avanzato una richiesta importante, quanto dolorosa: la riesumazione del corpo della povera donna uccisa.
Il motivo si celerebbe dietro la necessità di ulteriori esami approfonditi al fine di confermare la presenza o meno di tracce biologiche di eventuali terzi. Con tale richiesta viene alimentata la tesi della presenza di eventuali complici dell'assassino e che avrebbero potuto essere coinvolti nelle drammatiche fasi successive all'uccisione di Eligia.
Lo stesso indagato, agli inquirenti aveva confessato di aver cambiato i vestiti alla moglie dopo aver commesso l'omicidio, al fine di cancellare le prove della terribile aggressione. In questo preciso frangente potrebbe collocarsi l'intervento di un possibile complice che, se confermato dalla traccia rinvenuta, potrebbe essere una donna. Per le future news su questo ed altri gialli ancora irrisolti, vi invitiamo a cliccare su 'Segui' in cima al titolo dell'articolo.