A Sirte, in Libia, una donna sarebbe stata decapitata dai terroristi dell’isis con l’accusa di stregoneria. La notizia non è stata ufficializzata da fonti indipendenti, ma è stata riportata dall’agenzia Lana che avrebbe raccolto la testimonianza di alcune persone che avrebbero assistito alla decapitazione della donna. Si tratterebbe di una donna di origine marocchine accusata dalla corte islamica di essere una strega tanto da meritare di essere uccisa in modo brutale. Quella delle donna marocchina non è l’unica uccisione da parte dei seguaci dell’Isis a Sirte, ma altre fonti riportano anche di un palestinese fatto fuori a colpi di pistola perché accusato di spionaggio.

L’agenzia Lana ha poi aggiunto che anche un cittadino libico ha subito il taglio della mano da parte dei terroristici islamici per aver commesso un furto. Le fonti non riportano la data esatta di quanto sarebbero state effettuate le esecuzioni, ma non sarebbe la prima volta che i seguaci dell’Isis si macchiano del sangue dei cittadini che vivono la religione in maniera diversa. Se in Europa i terroristi mietono il terrore con la minaccia di attentati di grandissime portate, nei territori sotto il loro controllo le violenze contro chi la pensa in maniera diversa sono quotidiane e, purtroppo, hanno un riscontro mediatico inferiore rispetto alle azioni eclatanti perpetrate fuori dai loro confini.

In quelle zone è molto difficile avere contezza reale di ciò che succede, la stampa non riesce a diffondere notizie se non quelle volute dai regimi, quindi non si ha piena conoscenza delle violenze subite dalla minoranza e di chi uccide chi.

Si uccidono esponenti di minoranza

È di pochi giorni fa, ad esempio, la notizia dei preparativi per una maxi esecuzione in Arabia Saudita.

In questo caso l’allarme è stato lanciato da Amensty International che ha rilevato come siano pronte ben 52 condanne a morte. Ufficialmente le condanne riguarderebbero dei terroristi, ma l’organizzazione internazionale teme che sia un pretesto per uccidere alcuni esponenti della minoranza Sciita.