Il giallo sulla scomparsa di Mario Bozzoli si va ad affiancare a quello sulla morte di Giuseppe Ghirardini: il primo, imprenditore e titolare della fonderia di Marcheno, il secondo operaio della stessa. Che fine ha fatto Mario Bozzoli? Ghirardini è stato realmente ucciso? Sono questi i quesiti al centro delle indagini iniziate lo scorso 8 ottobre. A quasi due mesi dalla misteriosa scomparsa dell'imprenditore 50enne, le risposte sembrano ancora molto lontane. Dopo il giallo delle due auto sospette, le ultime news interesserebbero una telecamera considerata difettosa e alcuni elementi ritrovati accanto al cadavere di Ghirardini.
Telecamera non funzionante: nuovo ostacolo nel giallo Bozzoli? Mistero su Ghirardini
Le ultime news sulla scomparsa misteriosa di Mario Bozzoli non sembrano contemplare buone notizie. Ad ostacolare il lavoro degli investigatori potrebbe essere ora la scoperta di una telecamera non funzionante che pone alcuni dubbi in merito al giallo che coinvolge la fonderia di Marcheno. I Carabinieri finora hanno analizzato tutte le immagini estrapolate dalle telecamere della ditta, alla ricerca della verità sulla scomparsa dell'imprenditore e sulla morte dell'operaio. All'appello però ne mancherebbe una, considerata difettosa da tempo e che potrebbe aver complicato ancora di più le indagini, nonostante nessuna di loro sia puntata sulla zona di lavorazione della fabbrica.
La chiave del giallo sulla scomparsa di Bozzoli potrebbe risiedere nella morte dell'operaio Ghirardini. La tesi del suicidio non convince la famiglia dell'uomo e le ultime news sul caso rivelano una nuova perquisizione nella sua abitazione. Le indagini avrebbero avuto una svolta improvvisa? Sarebbe questa l'impressione. Al giallo sulla sua morte, avvenuta in seguito ad una capsula di cianuro ritrovata nello stomaco dell'operaio, si vanno ad aggiungere alcuni elementi ora analizzati dagli investigatori.
Dai tre frammenti di una seconda capsula rinvenuti accanto al corpo senza vita di Ghirardini al giallo sui quattro fazzoletti di carta adagiati in modo ordinato accanto al cadavere. Proprio nel punto in cui non vi era la presenza di rami, sarebbero stati sistemati i fazzoletti come se volessero contenere un messaggio importante ai fini della soluzione del giallo.
Secondo la famiglia di Giuseppe Ghirardini, l'uomo era solito portare con sé dei fazzoletti quando andava a caccia, ma cosa significherebbero i quattro adagiati accanto al suo corpo? Insieme ai fazzoletti di carta, sarebbe stato rinvenuto anche un pacchetto di sigarette appartenenti all'operaio: sui primi oggetti gli investigatori hanno concentrato la loro attenzione, esaminandoli in modo scrupoloso con vari spettri di luce ultravioletta, alla ricerca di tracce che possano portare a sciogliere l'intricato caso apparentemente legato alla scomparsa di Mario Bozzoli. Per gli aggiornamenti su questo e altri casi di cronaca nera nazionale vi invitiamo a cliccare su 'Segui' in cima alla news.