L'operazione di polizia è il frutto del proseguo delle indagini dopo il blitz dello scorso 10 novembre che aveva portato all'arresto di 36 persone.Sono scattate le manette per altri 14 soggetti nell'ambito dell'operazione "Golden Circus" condotta dagli agenti della Squadra mobile di Palermo, l'accusa è di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. L'organizzazione si impegnava a regolarizzare i cittadini stranieri attestandoassunzioni fittizie nei circhi in modo da far ottenere loro i documenti per permanere in territorio nazionale. Un giro d'affari di oltre 7 milioni di euro considerato che gli extracomunitari, provenienti in special modo da India, Pakistan e Bangladesh, avrebbero pagato fino a 15 mila euro per ottenere una falsa attestazione di assunzione firmata dai competenti uffici della Regione Siciliana.
Per l'appunto il mese scorso era stato arrestato un dipendente regionale, Vito Gambino, ed ora è stata coinvolta anche una sua collega, impiegata all'Ufficio speciale lavoratori stranieri dello spettacolo. Gli arresti sono stati effettuati non solo nel palermitano ma anche nelle vicine provincie di Trapani ed Agrigento ed in altre parti d'Italia (Roma, Milano, Lecce, Salerno, Foggia, Pesaro, Latina e Varese).
I nomi degli arrestati
- Guglielmo Allemano,uno dei principali ideatori del sistema di regolarizzazione degli immigrati clandestini nonché tra i principali collaboratori dei vertici dell'organizzazione.
- Salvatore D'Antona,commercialista trapanese, avrebbe creato in provincia di Trapani ulteriori ragioni commerciali dei circhi coinvolti nella truffa.
- Gaetano Pappalardo, commercialista di Salerno
- Anna Maria Cristina Mantione, dipendente della Regione Siciliana. Per lei l'accusa è di favoreggiamento reale, in particolare avrebbe dato a Vito Gambino, arrestato lo scorso 10 novembre, una carta Poste Pay dove far transitare i guadagni illeciti incassati con la regolarizzazione dei clandestini.
- Giuseppe Bivona, proprietario di una struttura ricettivaad Agrigento, avrebbe consentito alle imprese circensi di stabilire sede legale presso la sua attività.
Già sottoposti a fermo ed ora destinatari di un provvedimento di custodia cautelare in carcere sono Mohammed Bilal, Prem Singh e Mohammed Sajedul Islam.
Iscritti in precedenzanel registro degli indagati ed ora ristretti in detenzione domiciliare sono invece Yesenia Mantarro, Yagvinder Singh, Davide Canestrelli, Marco Contino, Enis Franchetti ed Alberto Vassallo.