E' previsto per domattina - martedì 5 gennaio - l'interrogatorio di garanzia del giovane ventunenne di Città di Castello (provincia di Perugia) finito in manette gravemente indiziato per il delitto della madre. Secondo il gip del tribunale di Perugia, che ha disposto due giorni fa l'ordinanza di custodia cautelare in carcere su istanza della procura perugina, è stato Federico Bigotti ad uccidere, il 28 dicembre scorso, la madre Anna Maria Cenciarini, casalinga di 55 anni ammazzata brutalmente a coltellate mentre si trovava in pigiama nella cucina della sua abitazione 28 dicembre scorso nella sua casa tra le colline a Varesina, alle porte di Città di Castello.
Interrogatorio di garanzia dal gip di Perugia per Federico Bigotti
All'interno dell'abitazione con la donna ci sarebbe stato solo il figlio che agi investigatori ha raccontato di aver visto la madre colpirsi autonomamente con un coltello da cucina (ritrovato accanto al cadavere) e di non essere riuscito a disarmarla per evitare quello che, secondo la sua versione, sarebbe un suicidio e non un matricidio. Ma l'esame autoptico ha, in modo categorico secondo gli inquirenti, escluso la possibilità che si possa trattare di suicidio. I sospetti degli investigatori si sono d'altronde subito concentrati sul ragazzo alla luce delle incongruenze emerse dal suo racconto.
Il ventunenne è accusato del delitto della madre Anna Maria Cenciarini
I primi esiti dell'autopsia avrebbero sciolto ogni dubbio sul fatto che si tratta di omicidio. La donna è stata accoltellata alle spalla, l'assassino ha inferto sul corpo in agonia: è questo il particolare agghiacciante che costituisce per l'accusa l'aggravante della crudeltà nell'omicidio volontario.
Maltrattamenti in famiglia è l'altro reato grave contestato al giovane che oggi si trova rinchiuso nel carcere perugino a Capanne, in stato di isolamento e sorvegliato a vista, in attesa dell'interrogatorio di garanzia che si terrà domani davanti al gip del tribunale di Perugia. Il giovane si avvarrà della facoltà di non rispondere? O risponderà alle domande del giudice per le indagini preliminari? Confesserà il matricidio o insisterà con la versione del suicidio?