Giovedì 4 febbraio su Rai Tre si concluderà il ciclo delle tre puntate di prima serata del programma tvStorie Maledette, con una nuova intervista realizzata da Franca Leosini. Il programma,che continua ad ottenere consensi di pubblico e critica, ogni settimana è al top su Twitter fra le tendenze del giovedì sera, insieme a Masterchef Italia. Dopo aver intervistato, prima Rudy Guedee poi anche Celeste Saieva, questa volta l'intervista della Leosini riguarderà Luca Varani, oggi detenuto nel carcere di Teramo, dopo essere stato condannato a 20 anni di reclusione per essere stato ritenuto il mandante dell'aggressione con l'acido nei confronti di Lucia Annibali.

Luca Varani voleva continuare a vedere Lucia Annibali, ma lei disse di no

Era il 16 aprile del 2013, quando l'avvocatessa di Urbino, Lucia Annibali, rimase vittima dell'agguato dell'acido, perpetrato da Luca Varani ai danni della donna, il quale aveva ottenuto l'aiuto materiale di altri due complici. Lucia Annibali e Luca Varani avevano avuto una storia d'amore che lei nell'agosto del 2012 aveva deciso di troncare, ma l'uomo non era d'accordo e per questo motivo aveva deciso di vendicarsi di lei. Lucia Annibali voleva lasciare Varani per il fatto che lui da tempo aveva anche una relazione con un'altra donna, che di li a poco lo avrebbe reso padre. Ma Varani, non avendo sopportato questo abbandono da parte della Annibali e avendo cercato inutilmente di riconquistarla, iniziò a tormentarla con telefonate, minacce e azioni intimidatorie.

La sua intenzione era quella di ucciderla, come già aveva dimostrato con il tentativo di far esplodere col gas l'appartamento della donna, dove si era introdotto, manomettendo i fornelli della sua cucina.

L'agguato dell'acido: assoldate due persone

Si arrivò poi a quel 16 aprile, quando Luca Varani dietro pagamento, ingaggiò due albanesi, con il compito di uccidere Lucia Annibali.

Allo stesso tempo Varani aveva anche pensato di costruirsi un alibi, partecipando cioè per l'occasione ad una partita di calcetto con alcuni amici, anche se la cosa fu poi scoperta. I due sicari avevano atteso l'avvocatessa al sua rientro nella sua abitazione di Pesaro, per tenderle un'agguato con l'acido, in tal modo sfigurandola,provocandole gravi ustioni e rendendola anche cieca.

Furono necessari diversi interventi chirurgici per ricostruirle il viso e per farla tornare a vedere. I due sicari furono condannati a 12 anni di carcere, una pena inferiore rispetto a quella inflitta nei confronti di Luca Varani (a trent'anni), il mandante. in quanto i due avevano agito soprattutto per il fine del profitto, più che per la malvagità. Per altri aggiornamenti sui fatti di cronaca, ti invito a cliccare sull'autore di questo articolo.