Avevano programmato tutto i tre giovani ragazzi che nella giornata di ieri, venerdì 3 marzo, hanno deciso di salire sul treno diretti in Salento. Il gruppetto, partito dalla stazione ferroviaria di Pescara, è stato immediatamente segnalato alle forze dell'ordine in quanto le loro tracce si erano perse già da qualche giorno. Si tratta di un diciannovenne, un ventenne ed un minorenne di diciassette anni. Sconosciute al momento le cause dell'allontanamento.

Dopo un'attenta ricerca, eseguita dalle forze di polizia locali, che si è concentrata in particolar modo nella zona della stazione leccese, un agente ha notato i tre ragazzi, che corrispondevano esattamente alle descrizioni diramate al comando, seduti in una delle sale d'aspetto.

Subito identificati, i tre ragazzi sono stati trasferiti con una volante direttamente in questura. Dei tre soltanto il ventenne aveva con sé un documento d'identità. Agli agenti di polizia hanno dichiarato di frequentarsi e di conoscersi da tempo e che, la fuga da casa, era stata ideata per sfuggire a problemi familiari e a situazioni conflittuali che da mesi vivevano in ambito domestico. Dopo aver trascorso qualche giorno nel capoluogo abruzzese avevano successivamente deciso di raggiungere in treno la Puglia. A Lecce, erano giunti già da un paio di giorni, stabilendosi a dormire proprio in stazione, e recandosi a mangiare in una vicina struttura gestita dalla Caritas.

Il diciassettenne, su richiesta dei genitori, è stato subito fatto rientrare nel proprio paese.Gli altri due giovani invece hanno deliberatamente affermato di non voler fare rientro nella propria abitazione.

Sono stati proprio i poliziotti, dopo varie insistenze, a convincere i ragazzi a telefonare ai propri genitori, se non altro per rassicurarli personalmente riguardo le loro condizioni di salute. Dopo il colloquio telefonico, i due giovani hanno dichiarato di aver cambiato idea, decidendo di fare ritorno a casa. Decideranno però autonomamente le modalità ed i tempi del rientro.