Lo scorso venerdì le autorità belghe hanno catturato, durante un blitz avvenuto nel quartiere di Molenbeek, la presunta mente degli attentati di Parigi del 13 novembre, Salah Abdeslam. Pare sia stata una soffiata da parte di un abitante di Molenbeek a far accelerare il blitz, oltre alle impronte dell’attentatore trovate nella casa di Forest durante la perquisizione avvenuta martedì scorso e nella quale è rimasto ucciso Mohamed Belkaid, l’uomo che ha trasferito denaro alla cugina di Abdelhamid Abaaoud. Dopo il suo arresto a Bruxelles, Abdeslam è stato posto in custodia con l'accusa di "stragi terroristiche e partecipazione ad attività di un gruppo terroristico".
Nella stessa operazione, è stato arrestato il complice Amine Choukri, conosciuto come Monir Ahmed Alaaj, incriminato con le stesse accuse.
Abdeslam: ''Volevo farmi esplodere allo Stade de France, ma poi ci ho ripensato''
La notte degli attacchi nella capitale francese, Abdeslam ha portato i kamikaze allo Stade de France di Saint-Denis, poi ha lasciato una cintura di esplosivi nel sud di Parigi e ha chiesto aiuto a due amici a Bruxelles. E’ riuscito, così, a fuggire a tre posti di blocco della polizia sulla strada per la capitale belga, facendo perdere le sue tracce per ben 4 mesi. L’unico superstite tra i responsabili degli attentati che hanno provocato 130 morti e centinaia di feriti ha confessato che voleva farsi esplodere allo Stade de France la notte degli attentati, ma poi ha cambiato idea.
''Queste prime dichiarazioni, che sono da prendere con cautela, lasciano una serie di interrogativi sulle quali Salah Abdeslam dovrà dare spiegazioni'', ha dichiarato durante una conferenza stampa il procuratore di Parigi Francois Molins. Intanto, l’avvocato del terrorista, Sven Mary, afferma che l’uomo è pronto a collaborare ma che si opporrà alla richiesta di estradizione in Francia.
Salah Abdeslam progettava nuovi attentati da Bruxelles
La sua cattura è avvenuta grazie ai contatti locali che ha utilizzato per nascondersi nella capitale belga durante i 4 mesi di latitanza. Questi dati hanno, pertanto, aiutato le autorità ad arrivare alla conclusione che il terrorista più ricercato d’Europa stava pianificando nuovi attentati da Bruxelles.
Infatti, il ministro degli Esteri belga, Didier Reynders, ha affermato questa domenica in un comunicato stampa che Salah Abdeslam si è detto pronto ad agire nuovamente, aggiungendo "ciò è probabilmente vero, visto che abbiamo trovato molte armi pesanti nelle prime indagini e abbiamo visto una nuova rete di persone attorno a lui a Bruxelles".
Intanto, il prossimo mercoledì Abdeslam dovrà presentarsi davanti al giudice d’istruzione belga, che deciderà se estendere l’ordine d’arresto belga. Il suo rifiuto all’estradizione, però, non bloccherà il suo trasferimento, poiché la decisione finale deve essere presa entro 60 giorni dalla data del suo arresto o 90 in caso di appello.