La tranquilla quiete di Solarussa, piccolo centro di poco più di 2.000 anime in provincia di Oristano, è scossa ormai da diversi giorni dall'inspiegabile susseguirsi di innumerevoli uccisioni di animali domestici, per lo più cani e gatti:stando alle fonti locali gli animali verrebbero annientati con l'impiccagione o più semplicemente con l'avvelenamento.

Allertate le autorità competenti nel tentativo di porre fine al cruento fenomeno

L'intera popolazione del piccolo centro è ormai nel panico, sono continui gli appelli e le iniziative per cercare di porre fine alla strage, decisa e ferma è la posizione delle associazioni animaliste, che sin dal primo manifestarsi dei fenomeni hanno invitato le autorità competenti a non sottovalutare il tutto e a porre in atto tutte le iniziative possibili per porre fine a questa incredibile quanto assurda strage di animali.

Al momento, nonostante gli appelli e le discussioni le uccisioni continuano, tante le ipotesi avanzate, quella che sembra sempre più prendere corpo è quella della presenza in paese di un uccisore seriale di animali domestici. Troppe, infatti,le stranezze che contornano questa storia, insospettisce che il modus operandi sia sempre lo stesso e che le uccisioni avvengano tutte in una zona ben circoscritta, quella della "Chiesetta delle Grazie".Iniziano anche a circolare le prime voci e i primi sospetti circa l'identità dell'avvelenatore, del resto ricordiamo che Solarussa è un piccolo centro di pochi abitanti a pochi km da Oristano, dove bene o male tutti si conoscono.

Anche l'Amministrazione comunalein allerta

L'amministrazione locale del piccolo centro ha convocato un incontro con le guardie zoofile di Oristano, finalizzato ad organizzare le misure adeguate per affrontare in maniera efficace il problema a dimostrazione che ormai nessuno sottovaluta gli episodi. Purtroppo quello di Solarussa non è un caso isolato, spesso le cronache locali riportano episodi di maltrattamenti o di uccisioni di animali che il più delle volte rimangono impuniti, l'auspicio nel caso del piccolo centro sardo è che gli inquirenti riescano a risalire ai responsabili e a porre fine a questa assurdastrage di animali.