La triste vicenda che in questi giorni a Pisa ha avuto come protagonista la piccola Samantha, di soli tre anni, ha sconvolto gli animi di tutta la popolazione, in particolare di coloro che risiedono nella zona del Calambrone. La bambina è stata trovata priva di vita nella serata del 27 aprile dai soccorritori del 118 avvisati dalla madre, la quale aveva chiesto aiuto perché, secondo quanto da lei affermato, la figlia era improvvisamente caduta a terra priva di sensi e nonostante i tentativi non era riuscita a rianimarla.
Agli operatori sanitari e agli agenti giunti sul posto la situazione è apparsa però subito chiara: la bambina era esanime sul pavimento di una casa in cattive condizioni igieniche e in mezzo alla sporcizia, con evidenti segni di maltrattamenti sul corpo.
Già da un primo interrogatorio alla madre è emersa l'agghiacciante verità. La donna ha confessato che il suo nuovo compagno più volte aveva mostrato atteggimenti violenti nei suoi confronti e in quelli della figlia.
La conferma dell'arresto del patrigno
Il convivente della madre è un trentenne di origine serba, descritto dalla donna come una persona violenta, e gli inquirenti hanno impiegato poco tempo per capire la dinamica della tragedia. Samantha presentava ecchimosi e tumefazioni su tutto il corpo e poi, un'immagine indelebile negli occhi di chi era presente sulla scena, quella vergognosa impronta di scarpa sull'addome della piccola. L'uomo è stato immediatamente arrestato con gravissime accuse a suo carico, ma anche una volta condotto in caserma ha continuato a difendersi continuando a ripetere che Samantha è morta a causa di un malore.
Le accuse che gravano come un macigno su di lui sono minacce, maltrattamenti in famiglia e omicidio.
Una storia infelice di disagio
Francisca, la madre della bambina, ha aperto il suo cuore agli inquirenti raccontando la storia della sua vita, caratterizzata da miseria e infelicità, che l'ha spinta fra le braccia di un uomo sbagliato più per disperazione che per amore.
Originaria della Repubblica Dominicana, la donna aveva provato circa un anno fa a riallacciare i rapporti con il padre naturale della bambina, dal quale ha un altro figlio, ma inutilmente. Proprio questo l'ha forse spinta nelle braccia di quell'essere privo di cuore e folle, che secondo il racconto di Francisca, per mesi ha minacciato e maltrattato fisicamente e psicologicamente lei e la figlia, conosciuto per caso su una chat.
Una storia dal finale terribile e di cui a farne le spese è nuovamente una bambina innocente.