Le multe sono state sempre un incubo per gli automobilisti italiani. Ma cosa accade se il conducente non è passato con il rosso al semaforo, ma ha comunque commesso una violazione delle norme del Codice della strada, senza averne cosciente rappresentazione? Le multe sono state spesso fonte di numerosi ricorsi. L'Infondatezza talvolta può essere anche palese, ma in varie circostanze, l'errore proviene dal mero comportamento del conducente. La Cassazione con la presente sentenza ha statuito in ordine alla validità di una multa nonché della legittimità della decurtazione dei punti dalla patente, nel caso di colui che passi col semaforo verde, ma dopo essersi incanalato sulla corsia sbagliata, ossia sulla parte della carreggiata non corrispondente alla freccia di direzione del segnale luminoso del semaforo.
Il caso: multa e perdita di punti della patente validi
Nella fattispecie avente ad oggetto un ricorso presentato da un uomo di Lodigliano, la Cassazione ha imposto al ricorrente anche le spese, oltre aver respinto il ricorso. Nel caso in disamina, il conducente ha effettuato la svolta a sinistra a seguito dello scattare del verde del semaforo che consentiva di effettuare la manovra, ma si era posizionato con il proprio veicolo sulla corsia centrale (tra l'altro non segnalata da alcuna indicazione orizzontale). L'errore materiale di posizionamento non ha efficacia scusante. La Cassazione, a tal proposito, ha affermato che non si va alla ricerca dell'intenzione interna del conducente, ossia della volizione espressa in un comportamento involontariamente errato dell'automobilista.
A nulla rivela l'accensione dell'indicatore di svolta sul lato sinistro. In definitiva, se sono visibilmente presenti corsie caratterizzate da frecce indicatrici corrispondenti alla relativa direzione dei semafori, è d'obbligo imboccare la giusta canalizzazione. Nella vicenda che ha dato l'avvio al ricorso del conducente, non viene ravvisata alcuna conformità al rispetto delle regole del traffico e della circolazione stradale. La situazione del protagonista è paragonabile all'infrazione di chi svolta con il rosso. Può pacificamente affermarsi che sul tema delle multe, la giurisprudenza vivente sta mutando orientamento.