Scomparsa senza lasciar traccia, sarebbe diventata una cyber-jihadista il cui ruolo era quello di reclutare nuove forze per lo Stato Islamico e metterle in contatto con i vertici organizzativi. Non si hanno più notizie certe di Meriem Rehaily dal mese di luglio dell'anno scorso, da quando avrebbe abbandonato l'Italia per andare in Siria. Ora la giovane padovana di origini marocchine è ufficialmente ricercata per terrorismo internazionale. Sul suo capo infatti pende il mandato di arresto emesso dal giudice per le indagini preliminari di Venezia, Roberta Marchiori, su richiesta della Procura Nazionale antiterrorismo.
Le notizie del suo pentimento, poi smentite
Era lo scorso 22 febbraio quando circolò in maniera praticamente virale la notizia del suo "pentimento". Meriem avrebbe telefonato al padre, dicendo lui di essere "al limite della sopportazione" e di "voler tornare a casa". La notizia venne smentita da Redouane Rehaily, padre di Meriem, che ha detto sia agli organi di stampa che agli investigatori di "non aver mai ricevuto chiamate dalla figlia", sin da quando la scorsa estate aveva lasciato la sua casa di Arzergrande, provincia patavina. Aveva inoltre aggiunto di non aver altri parenti in Italia, per cui non c'era nessuno sul territorio nazionale che potesse essere contattato da Meriem.
Una conversione in Rete
La conversione della 21enne padovana sarebbe avvenuta grazie all'utilizzo esclusivo di Internet. Non è una novità, sono in tanti i cosiddetti "foreign fighters" arruolati in Rete. Meriem, studentessa dell'Istituto tecnico turistico di Piove di Sacco, si sarebbe creata un alter ego virtuale. Con il nome di "Sorella Rim" infatti avrebbe avviato una campagna di arruolamento diretta ad altri giovani come lei, sedotti dalla jihad.
Allo stato attuale non si conosce il luogo dove Meriem Rehaily avrebbe trovato rifugio. La Siria sembra la destinazione più probabile e di fatto il Paese mediorientale sarebbe stata la destinazione di altri jihadisti provenienti dall'Italia. La giovane, lo scorso luglio, potrebbe aver preso un aereo a Bologna, diretto in Turchia, e da lì avrebbe varcato il confine con la Siria. Putroppo è una rotta nota, percorsa nell'ultimo anno da centinania di persone che hanno scelto la causa dell'Isis come stile di vita.