Non si tratta di un nuovo fumetto sul fortissimo supereroe dalla pelle di colore verde, né tanto meno della trama di un nuovo film di Walt Disney o della Marvel. A quanto pare l'incredibile Hulk esiste davvero, in carne ed ossa ma soprattutto grandi muscoli. E' stato soprannominato "Hulk iraniano" o "Ercole di Persia", da quando ha annunciato sul web di volersi arruolare come volontario per andare a combattere contro l'Isis in Siria. Il culturista persiano già noto nel suo paese, in quanto campione di body building e rappresentante dell'Iran in diverse gare internazionali, in pochissimi giorni ha fatto raggiungere la sua fama anche in occidente.

Infatti da quando è stato scoperto dai media britannici è diventato una star della rete ed il suo profilo Instagram da 60 mila seguaci, in brevissimo tempo ne ha raggiunti quasi 150 mila.

Chi è l'Hulk iraniano

Sajad Gharibi ha 24 anni, pesa più di 150 kg ed è alto 1 metro e 75 cm, dopodiché non si sanno molte altre cose su questo ragazzone dal cuore d'oro, infatti in rete non si trovano informazioni riguardanti la sua vita personale. Quello che si può vedere di lui però, sono sicuramente i suoi enormi muscoli ed il suo fisico super allenato. Sui social infatti condivide foto raffiguranti se stesso e nelle quali mette sempre in primo piano le grandi braccia. Per riuscire a sollevare più di 180 kg ammette che gran parte del lavoro è stato fatto dalla genetica, ma anche il duro allenamento ha fatto la sua parte.

Racconta addirittura che per temprarsi e per rendere le sue mani quasi insensibili al dolore, le avrebbe ricoperte di carboni ardenti e sabbia calda.

L'annuncio su Instagram

Sempre con una fotografia, nella quale indossa una divisa mimetica, ha annunciato di volersi arruolare volontariamente alle truppe di Assad per combattere l'esercito dell'Isis.

Dice che la devastazione che questa organizzazione terroristica sta portando alla Siria, lo tocca nel profondo del cuore e per questo ha deciso di partire per il fronte. Secondo la BBC, il giovane ha dichiarato di aver dovuto smentire delle voci, le quali sostenevano che lui fosse il noto carnefice dello Stato Islamico conosciuto come "il Bulldozer".