Il filosofo Diego Fusaro dalle colonne del suo blog su IlFatto Quotidianocommenta con una dura presa di posizione le ultime vicende riguardanti il terrorismo, ed evidenzia come ormai gli attentati stiano diventando quotidiani: "colpiscono sempre luoghi frequentati da cittadini comuni, avete notato come la follia dei terroristi non abbia mai colpito i palazzi del potere o della finanza?" esordisceFusaro, che prosegue sostenendo che è molto strano che chi sostiene di aver dichiarato guerra agli "Infedeli" occidentali preferisca prendersela con la gente comune, anziché con chi governa.

Il post è diventato immediatamente virale, e a poche ore dalla divulgazione il contatore Facebook del sito conta ben 6.900 condivisioni.

'Sembra di assistere ad una guerra di classe'

"Se non fosse che ci ripetono continuamente che i fanatici musulmani hanno dichiarato guerra al mondo occidentale, sembrerebbe di assistere ad una guerra di classe contro le classi più povere", sostiene il giovane filosofo, che paventa si tratti di una strategia per controllare la popolazione, facendola vivere nella paura in un momento di crisi che sta portando molte famiglie a perdere i propri beni. Una strategiache emerge quando le classi sociali più disagiate iniziavano a ribellarsi, come è avvenuto in Francia con le proteste contro il jobs act.

'Ci fanno credere che il nemico siano i musulmani'

L'articolo di Fusaro continua evidenziando come i mass media ci porterebbero a credere che il nostro nemico siano i musulmani, occultando il terrorismo quotidiano del sistema economico-finanziario. Secondo il filosofo ci troviamo dinnanzi ad una precisa strategia per alimentare la "guerra tra poveri", facendo pensare ai giovanidisoccupati di fede cristiana che il loro nemico siano i giovani musulmani senza lavoro, mentre i nemici di entrambi sono la delocalizzazione, le lobby finanziarie ed i governi che hanno approvato leggi che hanno distrutto il mercato del lavoro.

Una situazione in cui a rimetterci sono le classi più disagiate, mentre i ricchi ne beneficerebbero. Fusaro si spinge a definire il terrorismo quale un'arma gestita dai potenti, poiché - sostiene - per diverse ragioni questo va incontro ai loro interessi.

Perché il terrorismo fa il gioco dei potenti

Fusaro conclude le sue riflessioni circostanziando in quale modo il terrorismo sarebbe utile agli scopi dei potenti.

"In primis anziché lottare contro il potere reclamando diritti, le classi sociali più deboli si fanno la guerra tra loro" spiega Fusaro, che prosegue: "inoltre il terrorismo attiva la macchina della sicurezza, come fecero gli Stati Uniti dopo l'11 Settembre con il "Patriot Act", che in nome della sicurezza tolse libertà ai cittadini". Infine secondo Fusaro il terrorismo porterebbe le persone a stringersi intorno anche a quei poteri che dovrebbe contestare, e getterebbe le basi per combattere nuove guerre. "Il terrorismo viene trasformato in una opportunità" conclude Fusaro, che sottolinea come la situazione susciti la sua preoccupazione.